Il docente di sostegno secondo INDIRE: profilo e formazione nell’Allegato A

La formazione del docente di sostegno si rinnova con i corsi INDIRE: 40 CFU, approccio multidisciplinare e nuove competenze secondo il d.m. 75/2025.

08 maggio 2025 14:36
Il docente di sostegno secondo INDIRE: profilo e formazione nell’Allegato A - Nuove Indicazioni Nazionali 2025
Nuove Indicazioni Nazionali 2025
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Il nuovo percorso di specializzazione per il sostegno, previsto dal d.m. 77/2025 e attivato da INDIRE con le Università, ridefinisce il profilo del docente specializzato. L’obiettivo è costruire una figura professionale multidisciplinare, in grado di garantire un’inclusione autentica e competente degli alunni con disabilità.

Il sostegno nella scuola inclusiva

Il docente di sostegno è al centro del progetto di scuola inclusiva avviato con la riforma del Dlgs. 66/2017, attuativo della legge 107/2015. Da figura accessoria a pilastro dell’integrazione scolastica, oggi il docente specializzato deve affrontare un percorso formativo organico, non più interno ai corsi abilitanti disciplinari ma strutturato su misura. Il recente d.m. 77/2025, pubblicato il 24 aprile, stabilisce che la formazione debba essere svolta attraverso un corso specifico di 40 CFU, frutto della collaborazione tra INDIRE e Università, attivabile fino alla fine del 2025. Si tratta di un cambiamento sostanziale che risponde alla necessità di garantire professionalità, continuità e competenze avanzate a chi lavora quotidianamente con alunni con disabilità.

Il nuovo percorso formativo con INDIRE

I nuovi percorsi di specializzazione INDIRE si fondano su un approccio teorico-pratico e multidisciplinare, così da rispondere alla complessità delle situazioni scolastiche e relazionali. La base normativa è data dall’articolo 6 del decreto legge 71/2024, convertito nella legge 106/2024, che affida a INDIRE, insieme alle Università, la responsabilità dell’erogazione formativa. Il riferimento tecnico è l’Allegato A al d.m. 75/2025, che specifica le aree disciplinari coinvolte: Area 11 (Scienze pedagogiche e psicologiche, 26 CFU), Area 12 (Scienze giuridiche, 2 CFU) e Area 6 (Scienze mediche, 2 CFU). A queste si aggiungono 8 CFU di laboratori didattici e 2 CFU per la prova finale, per un totale complessivo di 40 crediti universitari. L’obiettivo è formare insegnanti in grado di operare con autonomia e consapevolezza nei processi di inclusione.

Le aree disciplinari e i contenuti

L’area pedagogica e psicologica è quella più consistente, con otto insegnamenti fondamentali: si va dalla pedagogia speciale per la gestione del gruppo classe alla didattica per le disabilità sensoriali, dall’approccio metacognitivo e cooperativo alla psicologia dello sviluppo. Si affrontano inoltre temi come la relazione d’aiuto, la progettazione e valutazione dei processi inclusivi, e i modelli educativi per la disabilità intellettiva e i disturbi del neurosviluppo. La centralità della pedagogia speciale evidenzia che il docente di sostegno non lavora solo sull’apprendimento individuale, ma sulla trasformazione dell’intero ambiente classe in una prospettiva inclusiva. A supporto di questa visione olistica si aggiungono elementi di diritto scolastico e conoscenze mediche, indispensabili per comprendere le implicazioni normative e sanitarie dell'inclusione.

Competenze e ruolo professionale del docente di sostegno

Il profilo del docente di sostegno delineato dall’allegato A è quello di un professionista completo, dotato di competenze teoriche, operative e relazionali. Deve saper leggere i bisogni educativi degli alunni, progettare interventi personalizzati nel quadro del Piano Educativo Individualizzato (PEI), collaborare con le famiglie e con i servizi del territorio. È richiesta padronanza degli strumenti digitali per l’inclusione, familiarità con l’approccio ICF dell’OMS e capacità di gestione del gruppo classe in chiave cooperativa. Deve inoltre possedere conoscenze sui disturbi relazionali e comportamentali, abilità comunicative e senso di corresponsabilità educativa. In questo quadro, il docente non solo accompagna l’alunno nel percorso scolastico, ma contribuisce in modo attivo alla costruzione del suo Progetto di vita, secondo una logica educativa, sociale e comunitaria.