Il professore più giovane di Padova ha 24 anni: 'A volte mi scambiano per uno studente'

Angelo Martiniello, a soli 24 anni, è il più giovane professore di ruolo di Padova. La sua storia di dedizione e passione per l’insegnamento di sostegno.

06 maggio 2025 21:52
Il professore più giovane di Padova ha 24 anni: 'A volte mi scambiano per uno studente' - Angelo Martiniello
Angelo Martiniello
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Con i suoi 24 anni, Angelo Martiniello è il più giovane professore di ruolo della provincia di Padova. Originario di Benevento, insegna come docente di sostegno presso l’Istituto tecnico agrario "Duca degli Abruzzi". Dopo aver superato il concorso nazionale, ha iniziato il suo percorso nel mondo della scuola con grande entusiasmo e determinazione, distinguendosi per competenza e dedizione.

Un inizio brillante tra sfide e soddisfazioni

Arrivato a Padova a soli 22 anni, Martiniello si è subito ambientato nell’ambiente scolastico, guadagnandosi la stima di colleghi e studenti. Oggi segue una classe del secondo anno e ha già maturato tre anni complessivi di esperienza. Nonostante la giovane età, affronta con professionalità le difficoltà quotidiane: «Questi anni mi hanno dato un bagaglio di esperienze preziose che mi permettono di lavorare con serenità». Tra le curiosità, il suo labrador lo accompagna spesso in aula, migliorando l’attenzione e i rapporti tra i ragazzi.

La scelta di diventare docente di sostegno

La vocazione di Angelo nasce dall’esempio materno: «Mia madre è insegnante e da sempre impegnata sul fronte della disabilità. Crescendo accanto a lei ho sviluppato una sensibilità speciale verso questi temi». La decisione di trasferirsi a Padova è stata presa senza esitazioni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la giovane età non ha rappresentato un ostacolo, anzi: «Con i colleghi ho trovato subito sintonia. Certo, capita che qualcuno mi scambi per uno studente, ma questo crea solo qualche sorriso iniziale. Alla fine, contano le competenze e la serietà».

Il ruolo dell’insegnante e le prospettive future

Martiniello sottolinea l’importanza di mantenere un giusto equilibrio nel rapporto con gli studenti: «È fondamentale creare un legame positivo ma con regole chiare e confini definiti». L’insegnamento, afferma, offre soddisfazioni profonde: «Accompagnare i ragazzi nella loro crescita è la parte più bella di questo lavoro». Guardando al futuro, il giovane professore non ha dubbi: vuole restare a Padova e continuare la sua carriera all’Istituto "Duca degli Abruzzi", contribuendo così a combattere la cronica carenza di docenti di sostegno in Italia.

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