Immissioni GPS sostegno Infanzia e Primaria: escluso il servizio svolto durante SFP sullo stesso grado
Immissioni GPS sostegno 2025/26: escluso il servizio svolto durante SFP sullo stesso grado d’istruzione, per evitare cumuli non previsti dalla normativa


Per le immissioni in ruolo 2025/26 da GPS sostegno, i punteggi legati al servizio svolto durante gli anni del corso di laurea in Scienze della formazione primaria non sono valutabili se prestati sullo stesso grado d’istruzione per cui si ottiene l’abilitazione. Lo chiarisce l’OM 88/2024, con conseguenze importanti per la posizione in graduatoria
Punteggi e incompatibilità GPS sostegno: cosa dice la normativa
Nelle GPS prima fascia infanzia e primaria, il titolo di laurea in Scienze della formazione primaria (SFP) comporta un punteggio aggiuntivo fisso: 60 punti per il percorso quadriennale e 72 per il quinquennale. Questo punteggio riconosce la selettività e la durata del corso e copre già i servizi svolti durante gli anni legali di studio, purché prestati sullo stesso grado d’istruzione (infanzia o primaria) su cui si ottiene l’abilitazione. La Tabella A/1 allegata all’OM 88/2024 lo specifica chiaramente, escludendo la doppia valutazione.
L’unica eccezione riguarda il servizio su altro grado, svolto nello stesso periodo. Per esempio, chi si è laureato in SFP per la primaria ma ha svolto supplenze nell’infanzia potrà vedersi riconosciuti quei giorni nelle GPS infanzia (o viceversa). Il principio è semplice: niente cumulo di punteggi per lo stesso grado nello stesso periodo.
Errori di sistema e responsabilità
Nonostante i chiarimenti normativi, molti candidati hanno ricevuto punteggi errati per il servizio svolto durante il corso universitario. L’anomalia è dovuta al sistema informatico, che in fase di compilazione ha proposto automaticamente la valutazione del servizio, anche se non dovuta nella prima fascia. I docenti hanno spesso importato i dati dal fascicolo personale senza modificarli, ma il sistema ha sovrapposto le regole di valutazione della seconda fascia, dove il servizio è ammesso, a quelle della prima.
Molti Uffici Scolastici non hanno corretto l’errore prima della pubblicazione delle graduatorie. Ora, con le immissioni in ruolo in corso, cresce il rischio di revoca degli incarichi per chi risulta inserito in posizione utile grazie a punti non spettanti. Ignorare la situazione può generare gravi conseguenze, come la nullità del contratto e l’impossibilità di partecipare a future procedure.
Come tutelarsi in caso di errore
I docenti coinvolti devono contattare tempestivamente l’ATP provinciale competente. È necessario inviare una comunicazione formale via PEC o raccomandata A/R, motivando il reclamo con il riferimento alla normativa vigente. Una rettifica può essere richiesta anche se il punteggio errato è già pubblicato, al fine di evitare conseguenze disciplinari o contenziosi.
Attenzione anche ai casi particolari: chi ha lavorato su un grado diverso da quello di abilitazione, anche durante gli anni universitari, può legittimamente vedersi riconosciuto il servizio. Ad esempio, un laureato in SFP per la primaria che ha insegnato nell’infanzia potrà conteggiare quelle giornate nella GPS infanzia. Tuttavia, nessun servizio svolto durante il corso SFP è valutabile se riguarda lo stesso grado, proprio perché già coperto dal punteggio automatico attribuito al titolo.