Immissioni in ruolo 2025 per il sostegno: prima gli idonei dei concorsi, poi le GPS

Immissioni in ruolo 2025 sul sostegno: precedenza a vincitori e idonei dei concorsi PNRR. Le GPS prima fascia rischiano di restare fuori dai ruoli

A cura di Marco Marco
09 luglio 2025 12:25
Immissioni in ruolo 2025 per il sostegno: prima gli idonei dei concorsi, poi le GPS - docenti
docenti
Condividi

Le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/26 seguono uno schema preciso per i posti di sostegno: prima i vincitori e gli idonei dei concorsi PNRR, poi lo scorrimento delle GPS. I posti disponibili si ridurranno drasticamente per chi è in prima fascia, nonostante oltre 130.000 cattedre in deroga. Tutti i dettagli della procedura in corso

Precedenza agli idonei dei concorsi

Per l’anno scolastico 2025/26 le assunzioni sul sostegno seguiranno un ordine rigoroso: avranno precedenza assoluta i vincitori e gli idonei dei concorsi. In particolare, dopo l’informativa al Ministero, è emerso che prima verranno assunti i vincitori dei concorsi PNRR1 e PNRR2, seguiti dallo scorrimento degli elenchi degli idonei, fino al 30% dei posti disponibili per ciascuna procedura. Il criterio vale sia per la scuola dell’infanzia e primaria, sia per la secondaria di primo e secondo grado.
Nel dettaglio, per l’infanzia e primaria si partirà con gli eventuali vincitori del concorso 2016, poi si passerà al 25% dalle GM del concorso straordinario 2018 (più fascia aggiuntiva), e al 25% dai vincitori del concorso ordinario 2020, per concludere con i vincitori PNRR.
Per la secondaria, si applicherà il 40% dalle GM 2018, il 30% dai vincitori del concorso straordinario 2020 e il 30% da quelli dell’ordinario 2020.
Solo successivamente sarà avviato lo scorrimento degli idonei, prima PNRR1 e poi PNRR2, entrambi con limite del 30%, e infine gli idonei dei concorsi ordinario e straordinario 2020.

GPS solo in caso di esaurimento graduatorie

Le GPS di prima fascia sostegno verranno utilizzate solo dopo l’esaurimento di tutte le graduatorie concorsuali: vincitori e idonei. Si tratta di un’inversione rispetto al modello 2024, in cui le GPS 1 fascia erano più coinvolte nelle immissioni.
Le graduatorie provinciali sostegno e i relativi elenchi aggiuntivi potranno essere utilizzati in subordine, insieme all’eventuale ricorso alla mini call veloce, ma solo in caso di posti ancora disponibili dopo l’assegnazione ai candidati dei concorsi. Questo criterio riguarda esclusivamente il sostegno, poiché le GPS non sono utilizzabili per i posti comuni nelle immissioni in ruolo.

Posti disponibili e rischio beffa per le GPS sostegno

Secondo la FLC CGIL, il meccanismo attuale comporta un rischio concreto di taglio dei posti destinati alle GPS di sostegno. L’alto numero di posti accantonati per i concorsi PNRR, in particolare per PNRR2, ridurrà drasticamente le disponibilità per la prima fascia, nonostante la presenza di oltre 130.000 cattedre in deroga su cui però non si potrà procedere ad assunzione a tempo indeterminato.
La situazione genera forte malcontento tra gli aspiranti di GPS 1 fascia, spesso con anni di servizio alle spalle, che vedranno pochissimi spazi reali per entrare in ruolo. Resta aperta la possibilità che, a fronte di numerosi rinunciatari nei concorsi, lo scorrimento degli idonei possa parzialmente compensare, ma la prospettiva per le GPS resta molto limitata.

Sostegno in stallo nonostante l’emergenza educativa

Il quadro delle immissioni in ruolo sul sostegno non rispecchia il fabbisogno reale del sistema scolastico. Le oltre 130 mila cattedre in deroga (che coprono quasi la metà del fabbisogno nazionale) non verranno stabilizzate, poiché non rientrano nella disponibilità per le assunzioni a tempo indeterminato. Questo blocca la continuità didattica e impedisce un reale potenziamento dell’inclusione scolastica.
La scelta di limitare l’immissione a una parte ristretta di graduatorie non tiene conto del fatto che molti candidati delle GPS hanno svolto servizio pluriennale sul sostegno e sono già formati sul campo. Il rischio concreto è che tante cattedre rimangano vacanti o coperte in ritardo, compromettendo ancora una volta l’avvio regolare delle lezioni per gli alunni con disabilità.