Immissioni in ruolo docenti 2025/26: chiarimenti sulle graduatorie e le rinunce degli idonei
Immissioni in ruolo docenti 2025/26: le regole sulle rinunce degli idonei. La normativa non prevede sostituzioni, lasciando posti vacanti. Ecco i dettagli.


Chiarimenti sulle immissioni in ruolo docenti per l'anno 2025/26. La normativa attuale non prevede la sostituzione degli idonei che rifiutano il posto. Questo crea incertezza e il rischio di lasciare cattedre scoperte, nonostante la presenza di candidati qualificati. Ecco come funzionano le rinunce e quali sono le regole per le graduatorie.
La normativa sulle graduatorie e le immissioni in ruolo docenti
La procedura per le assunzioni a tempo indeterminato segue regole precise, distinguendo nettamente tra vincitori e idonei. La graduatoria di merito include un numero di candidati pari ai posti a bando. In caso di rinuncia da parte di un vincitore, la normativa (DM 205 e 206 del 2023) prevede l'integrazione della graduatoria, scorrendo l'elenco dei candidati idonei fino a coprire tutti i posti previsti. Questo meccanismo garantisce che il numero di vincitori assunti corrisponda sempre a quello dei posti messi a concorso. Di conseguenza, anche l'elenco degli idonei viene utilizzato per queste integrazioni, ma solo per sostituire un vincitore rinunciatario.
Immissioni in ruolo docenti: il nodo delle rinunce degli idonei
La situazione cambia radicalmente quando la rinuncia proviene da un candidato inserito nell'elenco degli idonei (ad esempio, quelli della quota del 30% del concorso PNRR1). A differenza di quanto accade per i vincitori, la normativa vigente non prevede alcuna forma di surroga o sostituzione. Se un idoneo rifiuta l'immissione in ruolo, il suo posto non viene offerto a un altro candidato idoneo. Questa interpretazione è confermata sia dagli Uffici Scolastici Regionali sia dalle organizzazioni sindacali. Il Decreto Legge 45/2025 non ha infatti introdotto meccanismi di scorrimento per le sostituzioni in caso di rinuncia da parte di un idoneo, una volta esaurito il numero di posti da assegnare ai vincitori.
Posti vacanti e soluzioni future
La conseguenza diretta di questa impostazione normativa è il rischio concreto di lasciare dei posti vacanti e autorizzati, anche in presenza di candidati che hanno superato le prove del concorso. Una volta esaurito lo scorrimento della graduatoria del concorso PNRR 1, si procederà con quella del concorso successivo, ma il problema delle cattedre scoperte potrebbe persistere. Per affrontare questa criticità in una prospettiva futura, il Ministero ha previsto l'istituzione di appositi elenchi regionali a partire dall'anno scolastico 2026/27. L'obiettivo di questi nuovi elenchi sarà proprio quello di attingere a personale qualificato per coprire tutti i posti che rimangono vacanti, realizzando così i target di assunzioni previsti dal PNRR.
Le rinunce dei vincitori in sintesi
In conclusione, le regole per le immissioni in ruolo 2025/26 stabiliscono una chiara differenza: le rinunce dei vincitori vengono reintegrate scorrendo le graduatorie, mentre quelle degli idonei non prevedono sostituzioni. Questa rigidità normativa può portare a posti non assegnati, una questione che si tenterà di risolvere solo dall'anno scolastico 2026/27 con i nuovi elenchi regionali.