Immissioni in ruolo scuola 2025: via a 65mila assunzioni [DECRETO]
Immissioni in ruolo 2025/2026: il nuovo decreto autorizza oltre 65mila assunzioni a tempo indeterminato tra docenti, personale ATA, e dirigenti scolastici.
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’atteso decreto che autorizza le immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2025/2026. Il provvedimento prevede oltre 65mila assunzioni a tempo indeterminato tra docenti, personale ATA, dirigenti scolastici, insegnanti di religione e personale educativo. I posti riguardano le cattedre e le posizioni effettivamente vacanti e disponibili nelle scuole italiane.
Il decreto sulle immissioni in ruolo
L’8 settembre 2025 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente della Repubblica che autorizza le nuove assunzioni per il comparto scuola. Le immissioni in ruolo si riferiscono all’anno scolastico 2025/2026 e hanno come obiettivo la copertura dei posti vacanti con contratti a tempo indeterminato.
Il decreto autorizza l’assunzione di 347 dirigenti scolastici, 48.504 docenti, 44 unità di personale educativo e 6.022 insegnanti di religione cattolica. Una misura che mira a rafforzare la stabilità del personale, riducendo il ricorso ai contratti a termine.
Le assunzioni per il personale ATA
Particolare rilievo assumono le immissioni in ruolo per il personale ATA, con l’ingresso di 10.348 unità tra amministrativi, tecnici e ausiliari. Queste assunzioni consentiranno alle scuole di garantire servizi più efficienti e di rispondere meglio alle esigenze organizzative.
L’impatto complessivo della misura si traduce in decine di migliaia di posti stabili, a beneficio non solo di chi entrerà nei ruoli dello Stato, ma anche del sistema scolastico nel suo insieme. L’inserimento di nuove risorse contribuisce a migliorare la qualità del lavoro nelle scuole e a rafforzare il funzionamento dell’intera macchina amministrativa.
Con oltre 65mila immissioni in ruolo, la scuola italiana si prepara a un nuovo anno con più stabilità per docenti, ATA e dirigenti. L’ingresso di migliaia di nuove figure a tempo indeterminato rappresenta un passo importante nella riduzione del precariato, una delle criticità più sentite del sistema scolastico. La continuità didattica per gli studenti, l’efficienza amministrativa e l’organizzazione interna degli istituti trarranno beneficio da queste assunzioni, che rafforzano la qualità dei servizi educativi e permettono alle scuole di programmare meglio attività e risorse nel medio-lungo periodo.
DECRETO