Immissioni in ruolo Sostegno al minimo storico: flop al Nord, zero al Sud

Una debacle le immissioni in ruolo sul sostegno. Pochi incarichi al Nord e nessuno al Sud, con gravi danni per docenti precari e alunni con disabilità.

24 agosto 2025 07:30
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Le attese immissioni in ruolo per gli insegnanti di sostegno si sono concluse con un bilancio estremamente negativo. Nonostante le promesse del Ministero dell'Istruzione e del Merito, le nomine sono state assolutamente insufficienti al Nord e completamente assenti al Sud, aggravando la situazione di estrema precarietà per i docenti e l'incertezza per le famiglie degli alunni con disabilità, che attendono stabilità e continuità.

Immissioni in ruolo Sostegno: un quadro critico nel Nord Italia

Nel Nord Italia, il numero di assunzioni di docenti specializzati nel sostegno si è rivelato del tutto inadeguato a coprire il fabbisogno reale. Sebbene siano state effettuate alcune immissioni in ruolo, la maggior parte delle cattedre resta comunque abbastanza scoperta. Questa carenza costringe le scuole a ricorrere massicciamente a supplenti, così come avviene da molti anni, generando un continuo turn-over che mina la continuità didattica. Il divario tra i posti disponibili e quelli assegnati conferma le difficoltà del sistema nel garantire stabilità alle cattedre di sostegno.

Emergenza totale nel Mezzogiorno

La situazione assume contorni ancora più gravi nel Mezzogiorno, dove le procedure di assunzione sul sostegno sono state di fatto azzerate. Le graduatorie regionali sono colme di docenti specializzati in attesa di una cattedra a tempo indeterminato, ma i vincoli burocratici e la gestione dei posti disponibili hanno bloccato ogni nomina. Questa paralisi lascia migliaia di insegnanti qualificati senza prospettive concrete, nonostante l'elevata richiesta da parte delle scuole.

Le conseguenze per docenti e alunni

Lo stallo delle nomine produce un doppio danno sociale ed educativo. Da un lato, penalizza i docenti precari, che vedono vanificati anni di studio e specializzazione; dall’altro lato, colpisce duramente gli alunni con disabilità e le loro famiglie. La mancanza di un insegnante stabile compromette la relazione educativa e l'efficacia dei percorsi personalizzati, fondamentali per rispondere ai bisogni educativi speciali e garantire il diritto allo studio.

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