In ruolo sul sostegno? No, solo un errore ministeriale, licenziata in 24 ore

Docente di sostegno immessa in ruolo dal Ministero e licenziata in 24 ore a causa di un errore nelle graduatorie. La clamorosa storia di una beffa burocratica.

24 agosto 2025 08:30
In ruolo sul sostegno? No, solo un errore ministeriale, licenziata in 24 ore - Docente precaria
Docente precaria
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Un'insegnante di sostegno di Livorno vive un'incredibile vicenda: riceve l'immissione in ruolo e, solo 24 ore dopo, la revoca. A causare il dietrofront un grave errore del Ministero nel calcolo dei posti disponibili per le assunzioni 2025/26. La sua posizione in graduatoria è stata ricalcolata, escludendola dall'assegnazione del posto fisso tanto atteso e sognato.

L'assegnazione del ruolo sul sostegno e la gioia iniziale

La vicenda, raccontatata dalla stessa docente su 'Il Tirreno', ha inizio quando la docente di 44 anni partecipa alla "mini call veloce" per i posti di sostegno residui. Data l'assenza di disponibilità nella sua provincia, Livorno, opta per Lucca, Prato e Pistoia. La procedura sembra concludersi positivamente: una comunicazione ufficiale del Ministero le notifica l'assunzione a tempo indeterminato sulla classe di concorso Adee (sostegno primaria) in provincia di Pistoia. La sua posizione nelle graduatorie ministeriali la collocava al 27esimo posto su 96, con un punteggio di 110. Una notizia che ha trasformato la speranza in certezza, aprendo le porte a nuovi progetti professionali e personali dopo anni di attesa per un posto di sostegno stabile.

L'errore nel sistema e la doccia fredda: licenziata!

L'entusiasmo si spegne bruscamente il giorno seguente. Al momento di scegliere la sede definitiva, la docente si scontra con un blocco del sistema informatico. Contattati i sindacati, emerge la possibilità di un errore di calcolo da parte del Ministero dell'Istruzione. Poco dopo, arriva la conferma ufficiale: i posti disponibili non erano 96, ma solamente 44. Con il ricalcolo, la sua posizione in graduatoria è scivolata al 51esimo posto, ben oltre il numero di cattedre assegnabili. Di conseguenza, l'amministrazione è stata costretta a emettere la revoca dell'immissione in ruolo, annullando di fatto la nomina ricevuta appena 24 ore prima.

Amarezza e il problema del precariato

La docente esprime profonda amarezza, sottolineando come sia stata superata da una collega con un punteggio inferiore (40 contro i suoi 110), ma che aveva conseguito la specializzazione sul sostegno in data anteriore. Questo caso evidenzia la fragilità di un sistema che genera false aspettative a causa di errori burocratici. L'episodio non è isolato e si inserisce nel più ampio dibattito sul precariato scolastico. Vicende come questa sottolineano l'urgenza di bandire concorsi basati sul fabbisogno reale di personale, al fine di garantire stabilità ai docenti e continuità didattica agli alunni, superando le incertezze del sistema attuale.

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