NASpI novembre 2025: data pagamento, importi e requisiti
Il calendario INPS per la NASpI novembre 2025. Ecco le date di accredito, i nuovi importi aggiornati e le procedure per richiedere l'indennità.
Attesa per il pagamento della NASpI novembre 2025. L'INPS ha definito il calendario per l'accredito dell'indennità di disoccupazione. Questo articolo analizza le date chiave, i requisiti di accesso aggiornati al 2025 e gli importi massimi previsti. Vedremo inoltre chi ha diritto al sussidio e le diverse modalità per presentare la domanda correttamente.
Requisiti 2025: a chi spetta l'indennità
L'accesso alla NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) nel 2025 è rigorosamente definito dalla legislazione, in particolare dalle novità introdotte con la Legge di Bilancio 2025. Il pilastro fondamentale per ottenere il sussidio resta lo stato di disoccupazione involontaria. Questa condizione non si limita al semplice licenziamento, ma include un ventaglio specifico di casistiche. Rientrano pienamente il licenziamento per giusta causa, quello per motivi disciplinari e la conclusione del rapporto di lavoro formalizzata attraverso l'accettazione di un'offerta di conciliazione (come previsto dall'articolo 6 del D.Lgs. 23/2015).
Non è sufficiente, tuttavia, la sola perdita involontaria dell'impiego. L'INPS verifica un secondo requisito contributivo essenziale: il lavoratore deve aver accumulato almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni che precedono immediatamente l'inizio del periodo di disoccupazione. Per il 2025, è stato inoltre applicato un adeguamento economico all'indennità, con un incremento dello 0,8% basato sulla variazione dell'indice ISTAT. Questo aggiornamento ha portato l'importo massimo mensile erogabile a 1.562,82 euro.
NASpI novembre 2025: eccezioni e modalità di domanda
Sebbene la NASpI sia preclusa a chi si dimette volontariamente, la normativa prevede eccezioni rilevanti che tutelano il lavoratore. Si ha diritto all'indennità in caso di dimissioni per giusta causa, come il mancato pagamento della retribuzione o il mobbing. Un caso specifico riguarda chi rassegna le dimissioni per accettare un nuovo contratto di lavoro (sia a termine che indeterminato) e, successivamente, viene licenziato da questo nuovo impiego durante il periodo di prova, o comunque entro 12 mesi. La tutela è garantita anche alle lavoratrici madri che si dimettono durante il periodo tutelato di maternità (da 300 giorni prima della data presunta del parto fino al compimento del primo anno di vita del bambino).
Altre casistiche includono la risoluzione consensuale del rapporto formalizzata in sede protetta (Direzione Territoriale del Lavoro) e le dimissioni a seguito del rifiuto di un trasferimento ad una sede distante oltre 50 km dalla residenza o raggiungibile in più di 80 minuti con i mezzi pubblici. Per presentare la domanda, esistono tre canali: il portale web dell'INPS (utilizzando SPID, CIE o CNS), il Contact Center (803 164 da rete fissa o 06 164 164 da mobile) o rivolgendosi a un patronato CAF.
Calcolo, decorrenza e date di pagamento
L'ammontare della NASpI è pari al 75% della retribuzione media imponibile percepita negli ultimi quattro anni. Se tale media supera un importo di riferimento (aggiornato annualmente), si aggiunge il 25% della differenza, fino al massimale di 1.562,82 euro. È cruciale comprendere il meccanismo del décalage: l'importo si riduce progressivamente del 3% ogni mese, a partire dal sesto mese di fruizione (151° giorno). Per i beneficiari che hanno compiuto 55 anni, la riduzione scatta dall'ottavo mese. La data di inizio (decorrenza) del sussidio dipende strettamente da quando si presenta la domanda.
La richiesta deve avvenire, a pena di decadenza, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto. Se presentata entro 8 giorni dalla fine del lavoro, la NASpI decorre dall'ottavo giorno. Se inviata dopo, spetta dal giorno successivo alla data della domanda. Per quanto riguarda l'atteso pagamento di novembre 2025, i beneficiari già in corso di prestazione riceveranno l'accredito entro la metà del mese, presumibilmente a partire dal giorno 8. Chi ha presentato una nuova domanda deve attendere i tempi di evasione della pratica, che possono richiedere fino a 30 giorni.