Inclusione scolastica a Crotone: battaglia per i diritti degli studenti con disabilità al Liceo Gravina
Al Liceo Gravina di Crotone mancano assistenza specialistica e trasporto, in violazione dei diritti costituzionali. Il CNDDU lancia un appello alle Istituzioni.


La situazione al Liceo “G.V. Gravina” di Crotone è critica: studenti con disabilità sono ancora privi del supporto essenziale, come l'assistenza educativa e il trasporto. Questa grave mancanza non è un disguido, ma una palese violazione dei diritti umani che nega la parità di accesso allo studio. Di seguito il comunicato CNDDU.
Ogni studente ha diritto di esserci: chiesti interventi immediati per gli alunni con disabilità del Liceo Gravina di Crotone
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda preoccupazione per la condizione di alcuni studenti con disabilità iscritti al Liceo “G.V. Gravina” di Crotone, indirizzo musicale, ancora privi del servizio di assistenza educativa specialistica e dell’accompagnatore per il trasporto scolastico.
Tale situazione, che si protrae nonostante le ripetute segnalazioni delle famiglie e dell’associazione “Voglia di vincere”, rappresenta una palese violazione dei diritti fondamentali della persona, garantiti dagli articoli 2, 3, 34 e 38 della Costituzione, dalla Legge 104/1992, dal D.Lgs. 66/2017 e dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (ratificata con L. 18/2009).
Il mancato avvio dei servizi di supporto all’inclusione non può essere considerato un semplice disguido amministrativo: esso incide sulla sfera giuridica e affettiva degli studenti e delle loro famiglie, generando isolamento, disuguaglianza e frustrazione. Ogni giorno di ritardo comporta la negazione del diritto allo studio in condizioni di parità.
Il CNDDU sottolinea che l’assistenza educativa e il trasporto scolastico dedicato costituiscono livelli essenziali delle prestazioni sociali (LEP) ai sensi dell’art. 117 della Costituzione. Tali prestazioni non possono essere sospese o differite in base a difficoltà organizzative o contabili, poiché rientrano tra gli obblighi inderogabili della pubblica amministrazione.
La denuncia della presidente Sabrina Strancia, madre di uno degli studenti coinvolti, testimonia la drammatica condizione delle famiglie che, in assenza di risposte istituzionali, si vedono costrette a sopperire con mezzi propri a funzioni pubbliche che lo Stato è tenuto a garantire.
Il CNDDU invita il Presidente della Regione Calabria, on. Roberto Occhiuto, a intervenire con urgenza per ripristinare l’erogazione dei servizi e a istituire un tavolo tecnico permanente tra Regione, Ufficio Scolastico Regionale, Comuni e associazioni, al fine di pianificare un sistema stabile di inclusione scolastica e sociale.
Si sollecita altresì l’attivazione di un monitoraggio sistematico, anche tramite l’Osservatorio regionale per l’inclusione scolastica, per prevenire il ripetersi di tali gravi inadempienze e garantire la continuità educativa e relazionale degli studenti con disabilità.
La scuola inclusiva non è una concessione, ma un diritto umano inviolabile. Essa rappresenta lo strumento principale attraverso cui la società realizza la propria missione educativa, civile e democratica.
Negare un educatore o un trasporto significa compromettere non solo il percorso scolastico di un ragazzo, ma il principio stesso di cittadinanza attiva e dignità personale.
Il CNDDU ribadisce il proprio impegno nel promuovere una cultura dei diritti, della solidarietà e della responsabilità istituzionale, affinché nessuno studente sia lasciato indietro o escluso dal proprio cammino formativo.
prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU