Indicazioni Nazionali per il curricolo: la nuova BOZZA per il CNPI

Il MIM pubblica la bozza delle nuove Indicazioni Nazionali. Le novità includono focus su empatia, STEM, ritorno al latino e poesie a memoria e inclusione.

11 giugno 2025 10:43
Indicazioni Nazionali per il curricolo: la nuova BOZZA per il CNPI - Ministero dellIstruzione e del Merito
Ministero dellIstruzione e del Merito
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Il Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) ha reso pubblica la bozza delle "Indicazioni Nazionali per il curricoloScuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione", inviata al Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI) per il parere obbligatorio. Questo documento rappresenta un punto di svolta per il sistema educativo italiano, introducendo innovazioni significative che mirano a ridefinire gli approcci pedagogici e gli obiettivi formativi dalla scuola dell'infanzia fino alla secondaria di primo grado.

La nuova bozza delle Indicazioni Nazionali

La bozza, più accessibile e chiara rispetto alle versioni precedenti, intende coinvolgere un pubblico più ampio, rendendo espliciti i capisaldi culturali che guideranno l'istruzione nei prossimi anni. Le principali modifiche riguardano l'enfasi su tematiche sociali urgenti, il rafforzamento di discipline chiave e l'introduzione di nuove metodologie didattiche, con un focus sul benessere e sulla crescita integrale degli studenti. Si punta a un'educazione che sia non solo trasmissiva di conoscenze, ma anche promotrice di competenze critiche e relazionali, preparando i giovani a essere cittadini attivi e consapevoli in una società in continua evoluzione.

Accessibilità e obiettivi formativi

Il nuovo testo delle Indicazioni Nazionali è stato riformulato per essere meno tecnico, più conciso e immediatamente comprensibile. L'obiettivo è facilitare l'accesso a un pubblico più ampio, permettendo a genitori, educatori e a chiunque sia interessato di cogliere appieno i principi culturali che animano il progetto. Sono stati inoltre precisati gli obiettivi generali del processo formativo, già delineati nel DPR 275/1999. Questi obiettivi rappresentano una declinazione operativa delle competenze indicate nel Profilo dello studente al termine del primo ciclo, organizzati per aree di competenza e specifici per ciascun grado scolastico. Tale struttura è pensata per semplificare la progettazione didattica e collegiale del curricolo, offrendo un quadro chiaro e coerente.

Empatia, rispetto e il ruolo centrale dell'insegnante

Una delle novità più rilevanti è il rafforzamento del concetto di scuola come luogo di educazione alle relazioni e ai sentimenti. Si pone un'enfasi particolare sull'educazione all'empatia e al rispetto della donna, con l'intento di affrontare e contrastare fenomeni come il femminicidio. Questo approccio integra e potenzia quanto già previsto dalle Linee guida per l'insegnamento dell'educazione civica, investendo in una formazione preventiva basata su sentimenti positivi. Parallelamente, le Nuove Indicazioni Nazionali restituiscono centralità al ruolo dell'insegnante, che non è più solo un professionista dell'istruzione, ma una guida culturale ed educativa. L'insegnante è chiamato a motivare e sostenere la crescita degli studenti con carisma, operando in sinergia con famiglie e personale scolastico per rispondere ai nuovi bisogni formativi.

Potenziamento della scrittura e centralità del riassunto

Le nuove direttive valorizzano il ruolo e la funzione formativa della scrittura in corsivo e della calligrafia, riconoscendole come strumenti essenziali per la strutturazione logica del pensiero e l'avviamento alla riflessione. Per gli alunni con disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), l'uso del corsivo terrà conto delle Linee guida del MIUR del 2011. Viene attribuito un ruolo chiave all'esercizio del riassunto, considerato fondamentale per sviluppare la chiarezza, la logica nell'identificazione delle parti essenziali di un testo e la concisione nella comunicazione. Imparare a riassumere è visto come una conquista fondamentale per apprendere a pensare in modo efficace e sintetico. Il documento sottolinea come la scrittura sia molto più di una tecnica, ma un potente strumento di introspezione e ragionamento.

Nuove Indicazioni Nazionali: il ritorno delle poesie a memoria e l'inclusione

Un'altra significativa novità è il ritorno dell'apprendimento delle poesie a memoria. Numerosi studi neuroscientifici attestano che questa pratica rafforza la memoria a breve e a lungo termine, migliora l'attenzione e la concentrazione, arricchisce il linguaggio attraverso il confronto con la lingua colta e stimola la sensibilità. Questa reintroduzione si allinea con le raccomandazioni di intellettuali come Calvino ed Eco, che già in passato ne suggerivano la riscoperta. In materia di inclusione e interculturalità, sono state meglio esplicitate le misure sistemiche e le prassi specifiche per l'accoglienza e l'integrazione di studenti provenienti da contesti migratori e per garantire il diritto allo studio degli alunni adottati. Vengono inoltre esplicitati quadri teorici, come le neuroscienze, e modelli operativi, quali l'ICF (International Classification of Functioning) e l'UDL (Universal Design for Learning), utili per progettare interventi personalizzati e per favorire un ambiente di apprendimento equo e stimolante.

Conoscenze, STEM e discipline specifiche

Le Nuove Indicazioni Nazionali reintegrano pienamente la dimensione delle conoscenze nel curricolo scolastico, fornendo agli insegnanti un quadro chiaro di obiettivi e competenze per la progettazione del curricolo verticale. Il principio è che senza conoscenze non possono essere sviluppate le competenze, puntando a un'istruzione che miri all'essenziale e al profondo, senza cadere nel mero nozionismo. Si promuove inoltre un'istruzione matematico-scientifico-tecnologica (STEM) integrata e interdisciplinare, con l'introduzione dell'informatica già dalla scuola primaria. L'obiettivo è formare cittadini capaci di navigare nella complessità del mondo contemporaneo e di progettare il futuro, partendo dalla realtà e dall'esperienza dell'alunno. Particolare attenzione è dedicata anche alla prospettiva storica delle discipline, al legame con l'educazione civica e le tematiche di sostenibilità.

Cosa cambia per l'Italiano

Per quanto riguarda l'Italiano, si riafferma il ruolo centrale della lingua e della letteratura, superando lo spontaneismo linguistico e tornando al valore della regola grammaticale e della sintassi. L'italiano è visto come strumento primario di comunicazione e accesso alla conoscenza. La Letteratura mira a far prendere gusto alla lettura, promuovendo la lettura integrale dei classici e lo sviluppo di competenze trasversali per la cittadinanza. La Storia accompagna gli studenti a comprendere la propria identità, la provenienza e il futuro, con una centralità della storia dell'Occidente e un'apertura a una dimensione europea e mondiale, mantenendo la rilevanza della dimensione italiana. La Geografia rilancia la fisica e la politica, formando un cittadino autonomo e consapevole delle relazioni tra esseri umani, territorio e ambiente.

Latino per l'Educazione Linguistica (LEL)

Un'innovazione significativa è l'introduzione del Latino per l'Educazione Linguistica (LEL) a partire dalla seconda media, curricolare e opzionale, come strumento per una conoscenza profonda dell'italiano e delle sue radici europee, favorendo logica e ragionamento. Per l'Inglese e le altre lingue comunitarie, si rafforza il ruolo di strumenti essenziali per la comunicazione globale, con l'obiettivo di raggiungere i livelli A1 (primaria) e A2 (secondaria di primo grado) del QCER. L'approccio è graduale e comunicativo, con un forte incoraggiamento all'approccio immersivo. La Musica e l'Arte e Immagine acquistano piena centralità per stimolare le potenzialità espressive e creative, sviluppare competenze tecniche e sensibilizzare al patrimonio culturale, promuovendo inclusione e dialogo. Infine, l'Educazione Motoria favorisce la conoscenza del proprio corpo e lo sviluppo di competenze motorie, contribuendo all'educazione integrale della persona e alla prevenzione della sedentarietà e dell'obesità.

La nuova bozza delle Indicazioni Nazionali

Indicazioni Nazionali per il curricolo Scuola dell’infanzia e Scuole del Primo ciclo di istruzione