Indicazioni Nazionali, Valditara rilancia la geografia: “Fondamento della cittadinanza”

Le nuove Indicazioni Nazionali puntano sulla geografia per rafforzare l’identità civica: Valditara insiste su conoscenze territoriali di base

11 giugno 2025 11:38
Indicazioni Nazionali, Valditara rilancia la geografia: “Fondamento della cittadinanza” - Nuove Indicazioni Nazionali per l'Infanzia e il I Ciclo d'Istruzione
Nuove Indicazioni Nazionali per l'Infanzia e il I Ciclo d'Istruzione
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Con le nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo, il Ministero dell’Istruzione rilancia il ruolo della geografia come strumento educativo fondamentale. Il ministro Valditara sottolinea che non si può essere cittadini italiani senza conoscere il territorio, e il documento ministeriale ribadisce l’importanza di saper collocare sé stessi nello spazio fisico e sociale, dal quartiere al mondo

La geografia come fondamento dell’identità civica

Non si può essere cittadini italiani se non si sa dove si trova il fiume Po o il Monte Bianco”, ha affermato il ministro Giuseppe Valditara, ribadendo la centralità della geografia nel percorso formativo degli studenti. Le nuove Indicazioni Nazionali per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo attribuiscono a questa disciplina un valore strategico: conoscere il territorio diventa un elemento irrinunciabile per sviluppare l’identità nazionale e la consapevolezza civica. La conoscenza delle regioni italiane, dei principali elementi fisici del territorio e della propria collocazione spaziale è vista come una premessa educativa per formare cittadini attivi e responsabili.

Dallo spazio vissuto alla dimensione globale

Il documento ministeriale propone un percorso formativo progressivo, che parte dalla percezione dello spazio vissuto – casa, scuola, quartiere – e si estende fino alla dimensione europea e globale. L’alunno viene accompagnato a comprendere il mondo attraverso un processo di costruzione spaziale graduale, che mette in relazione il contesto quotidiano con i grandi fenomeni geografici. Questo approccio consente di sviluppare una coscienza geografica multilivello, capace di leggere la realtà locale in chiave planetaria e viceversa. La geografia, quindi, non è solo studio mnemonico di luoghi, ma educazione alla cittadinanza globale.

Didattica esperienziale e strumenti digitali

Le nuove Indicazioni valorizzano metodologie attive e laboratoriali, a partire dall’educazione all’aperto e dalla didattica esperienziale. I luoghi reali diventano ambienti di apprendimento, dove l’alunno può osservare, esplorare e costruire mappe mentali e concettuali. Accanto a questo, viene incoraggiato l’uso di strumenti digitali, come cartografie online, immagini satellitari e Sistemi Informativi Geografici (GIS). Tali strumenti permettono analisi comparative, simulazioni, geolocalizzazioni, arricchendo la comprensione dei fenomeni spaziali e facilitando la connessione tra esperienze concrete e modelli teorici.

Geografia come competenza trasversale

L’obiettivo finale è che ogni studente sviluppi una visione articolata del mondo, costruendo un legame affettivo e razionale con i luoghi. La geografia viene così presentata non solo come disciplina autonoma, ma anche come competenza trasversale utile per leggere criticamente le dinamiche economiche, sociali, ambientali e culturali. In questa prospettiva, la conoscenza geografica diventa strumento di partecipazione democratica e di orientamento nella complessità contemporanea. Le nuove Indicazioni invitano la scuola a formare cittadini capaci di comprendere il mondo per agire responsabilmente in esso.