Insegnamento della religione nel Regno Unito: sentenza storica in Irlanda

La Corte Suprema del Regno Unito boccia l'approccio esclusivo nelle scuole pubbliche: l'insegnamento della religione deve garantire pluralismo e neutralità.

20 novembre 2025 15:00
Insegnamento della religione nel Regno Unito: sentenza storica in Irlanda - Insegnante di Religione Cattolica
Insegnante di Religione Cattolica
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Una recente sentenza della Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che l'attuale insegnamento della religione nelle scuole dell'Irlanda del Nord non è imparziale. Accolto il ricorso di una famiglia, i giudici hanno confermato la violazione dei diritti umani per mancanza di pluralismo. Il sistema scolastico deve ora assicurare un pensiero critico e oggettivo.

La violazione dei diritti umani

La sentenza emessa dai giudici londinesi segna un punto di svolta fondamentale per il sistema educativo britannico. Secondo la Corte, le modalità attuali con cui viene gestito l'insegnamento della religione non soddisfano i requisiti minimi di oggettività richiesti in una società democratica. È emerso come il programma didattico sia focalizzato quasi esclusivamente sul Cristianesimo, trascurando altre visioni del mondo. Questa impostazione nega agli studenti la possibilità di sviluppare un'adeguata libertà di pensiero e non garantisce il pluralismo educativo necessario nelle scuole statali, violando di fatto la Convenzione europea. Il verdetto impone una revisione dei programmi affinché siano inclusivi e non indottrinanti.

Il caso della famiglia di Belfast

La vicenda giudiziaria nasce dalla denuncia di una coppia di genitori di Belfast, preoccupati per l'educazione della figlia iscritta alla primaria. L'allarme è scattato vedendo la bambina recitare preghiere a casa, apprese durante le ore scolastiche. Sebbene la legge permetta l'esonero dalle lezioni, la famiglia ha deciso di non avvalersene per timore che la piccola subisse forme di emarginazione sociale o bullismo da parte dei compagni. L'obiettivo legale non era ottenere una dispensa individuale, ma riformare strutturalmente l'approccio confessionale dell'istituto, ritenuto inadatto a formare cittadini consapevoli in un contesto laico. La loro battaglia legale ha evidenziato come l'opt-out non sia una soluzione sufficiente a garantire equità.

L'insegnamento della religione nel contesto storico

La decisione assume un peso specifico rilevante considerando il delicato passato dell'Irlanda del Nord, segnato per decenni da sanguinosi conflitti tra cattolici e protestanti. In questo scenario, la gestione della fede nelle aule non è mai una questione puramente accademica, ma tocca corde politiche profonde. La Corte Suprema ha ribaltato la pronuncia della Corte d'Appello, ripristinando la validità della prima sentenza dell'Alta Corte. I giudici hanno stabilito che un curriculum scolastico deve favorire l'integrazione culturale e non può limitarsi a una singola dottrina, promuovendo invece il rispetto delle diversità. Questa sentenza potrebbe ora aprire la strada a riforme simili in altre aree del Regno Unito dove il dibattito è acceso.

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