Tredicesima NoiPA 2025: perchè l'importo è più basso dello stipendio ordinario?
L'analisi dei motivi fiscali e tecnici che rendono la mensilità aggiuntiva inferiore allo stipendio ordinario per i dipendenti pubblici.
L'erogazione della tredicesima NoiPA 2025 prevista per il mese di dicembre risulterà sensibilmente più leggera rispetto alle buste paga ordinarie per la quasi totalità dei dipendenti pubblici. La causa principale di questa discrepanza è il differente regime fiscale: la gratifica natalizia non gode delle detrazioni consuete ed è soggetta ad una tassazione piena. Esaminiamo nel dettaglio perché il netto in busta paga sarà inferiore per la maggior parte dei lavoratori statali.
Il peso della tassazione Irpef ordinaria
La differenza sostanziale tra lo stipendio mensile e la tredicesima risiede nel calcolo dell'IRPEF. Mentre le mensilità ordinarie beneficiano delle detrazioni da lavoro dipendente e di quelle per i familiari a carico, la tredicesima viene considerata una retribuzione differita e tassata interamente. Questo significa che non viene applicato alcuno sconto fiscale, esponendo l'intero importo all'aliquota IRPEF massima di riferimento per il lavoratore. Con gli scaglioni attuali, chi supera i 28.000 euro annui vedrà applicarsi una ritenuta fiscale del 35% senza alcun cuscinetto, determinando un netto percepito visibilmente inferiore rispetto alle aspettative di fine anno.
Voci escluse dalla Tredicesima NoiPA 2025
Un altro elemento che riduce l'importo della Tredicesima NoiPA 2025 è la base di calcolo. A differenza dello stipendio mensile, che include varie voci accessorie, la gratifica natalizia si basa quasi esclusivamente sullo stipendio tabellare e sull'indennità di vacanza contrattuale, escludendo compensi extra. Voci importanti come il pagamento degli straordinari, le indennità di turno o i rimborsi spese non concorrono a formare l'imponibile. Inoltre, l'importo finale viene decurtato se durante l'anno si sono verificati periodi di aspettativa non retribuita, poiché la maturazione avviene solo per i mesi in cui si è prestato servizio per almeno quindici giorni.
Taglio del cuneo e Bonus Natale
L'ultimo fattore determinante è il mancato taglio del cuneo fiscale. Lo sgravio contributivo, che durante l'anno ha aumentato il netto in busta paga, non si applica alla tredicesima, la quale resta soggetta alle aliquote previdenziali piene. Esiste tuttavia una parziale eccezione per chi rientra nei requisiti del Bonus Natale di 100 euro, un'indennità una tantum destinata ai redditi bassi con carichi familiari. Per la maggioranza dei dipendenti, però, l'accredito previsto intorno alla metà di dicembre sarà privo di questo sostegno, rendendo evidente il peso della tassazione ordinaria rispetto agli stipendi "gonfiati" dalla decontribuzione temporanea.