Invalidità civile: riforma e novità dal 2025 al 2027
Invalidità civile: riforma 2025-2027 con nuova valutazione di base, gestione Inps, bisogni personalizzati e introduzione del garante dei disabili.
La riforma dell’invalidità civile introdotta dal decreto legislativo 62 del 3 maggio 2024 segna un cambiamento profondo nel sistema di riconoscimento della disabilità. Dal 2025 sono partite le prime sperimentazioni territoriali, che dal 30 settembre 2025 si estenderanno a nuove province, per arrivare a regime in tutta Italia dal 1° gennaio 2027 con la gestione diretta da parte dell’INPS. Le novità riguardano la nuova valutazione di base, l’abbandono delle tabelle percentuali, la personalizzazione dei bisogni e l’introduzione dell’Autorità garante dei disabili.
La nuova valutazione di base e i cambiamenti 2027
La riforma dell’invalidità civile introduce un nuovo sistema di riconoscimento basato sull’ICF, la classificazione internazionale del funzionamento. Dal 2027 le procedure passeranno interamente all’INPS, con l’eliminazione progressiva delle tabelle percentuali e delle visite ripetute per chi ha disabilità gravissime o patologie croniche. La sperimentazione iniziata nel 2025 in province come Brescia, Firenze e Trieste si estenderà dal 30 settembre 2025 a nuove aree, tra cui Palermo, Lecce e Vicenza. L’obiettivo è semplificare l’accertamento, ridurre la burocrazia e valorizzare le capacità residue delle persone con disabilità.
Bisogni personalizzati e ruolo del garante
Con la riforma si supera l’approccio standardizzato per dare spazio a bisogni personalizzati. Una sola commissione INPS sarà incaricata di valutare non solo il grado di invalidità, ma anche i servizi e i sostegni necessari, con riferimento al progetto di vita. Per sostenere il cambiamento sono stati stanziati 350 milioni di euro dal 2026, con un incremento annuo di 85 milioni. Dal 2025 è operativo anche il garante dei disabili, istituito per tutelare i diritti, vigilare sui casi di discriminazione e promuovere l’abbattimento delle barriere architettoniche, raccogliendo segnalazioni da cittadini e associazioni.
Invalidità civile, verso una riforma più inclusiva
La riforma dell’invalidità civile introduce un approccio più inclusivo, attento ai bisogni individuali e meno burocratico. Dal 2027 la gestione centralizzata da parte dell’INPS e l’uso dell’ICF sostituiranno le vecchie tabelle percentuali, alleggerendo i controlli sulle persone con disabilità gravissime e garantendo maggiore tutela grazie al ruolo del garante.