Irpef, più soldi in busta paga: le novità della Manovra 2026
Taglio Irpef fino a 440 euro, bonus mamme rafforzato e aiuti ai separati: ecco le misure principali della nuova Legge di Bilancio.


La nuova Manovra introduce modifiche significative per le famiglie e i lavoratori. Al centro delle misure c'è il taglio dell'Irpef, che porterà un aumento in busta paga fino a 440 euro annui per il ceto medio. Previsti anche un potenziamento del bonus mamme, nuovi aiuti per i genitori separati e modifiche ai congedi. Non passa, invece, la detrazione per i libri scolastici.
Irpef e busta paga più alta
La Legge di Bilancio approvata dal Consiglio dei ministri introduce novità rilevanti sul fronte fiscale, con un occhio di riguardo per il ceto medio. La misura più attesa riguarda la riforma dell'Irpef, destinata a incidere direttamente sulle buste paga dei lavoratori dipendenti e assimilati. Il governo conferma la riduzione dell'imposta per questa fascia di popolazione. Questa operazione, molto discussa, si tradurrà in un beneficio economico tangibile e misurabile. Secondo le simulazioni, si stima un aumento netto annuale in busta paga che può arrivare fino a 440 euro.
Tale beneficio sarà mantenuto anche per i redditi che superano i 50.000 euro annuali. Questo importo rappresenta il limite attuale dello scaglione della seconda aliquota. Del taglio Irpef beneficerà quindi un'ampia platea di contribuenti. L'agevolazione è prevista fino alla soglia dei 200.000 euro di reddito. Oltre tale limite, scatterà un meccanismo di "sterilizzazione". Questo sistema agirà modulando e riducendo progressivamente le detrazioni fiscali spettanti. La Manovra interviene inoltre sugli aumenti contrattuali. È prevista una detassazione specifica per i rinnovi, ma solo per chi guadagna fino a 28.000 euro. Questa misura riguarderà i contratti rinnovati nel 2026 e quelli già sottoscritti nel 2025.
Sostegno alla famiglia e nuove soglie Isee
Il sostegno alla famiglia e la difesa del potere d'acquisto rappresentano priorità dichiarate dall'esecutivo. La Manovra stanzia un fondo specifico di 1,6 miliardi di euro per interventi mirati a questo settore. Tra le misure principali, spicca il significativo rafforzamento del bonus mamme, destinato alle madri lavoratrici. L'importo mensile dell'agevolazione viene incrementato. Si passa dagli attuali 40 euro a 60 euro al mese. Questo porta il contributo complessivo annuo a 720 euro. L'accesso a questo bonus, come per molte altre prestazioni sociali, resta vincolato a requisiti precisi. È necessario presentare l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
La soglia Isee massima per beneficiare del bonus mamme è stata fissata a 40.000 euro. Proprio sul calcolo dell'Isee si concentra un'altra modifica rilevante del disegno di legge. Si interviene sui parametri che definiscono la ricchezza delle famiglie. La prima casa di abitazione sarà esclusa dal conteggio. Questa esclusione avverrà fino a un valore catastale di 92.000 euro, salvo eventuali limature finali. Questa novità si aggiunge all'esclusione dei titoli di Stato, già introdotta due anni fa per investimenti fino a 50.000 euro.
Congedi, aiuti ai separati e misure escluse
Le novità non si fermano al supporto economico diretto. Grande attenzione è rivolta alla sfera della conciliazione tra vita privata e impegni lavorativi. Viene confermato l'aumento della retribuzione per il congedo parentale. Per un periodo di tre mesi, l'indennità spettante sale in modo significativo. Passa dall'attuale 30% all'80% della retribuzione media. Si interviene anche sui congedi per malattia dei figli, come sottolineato dalla ministra Roccella. La durata massima disponibile per i genitori raddoppia. Si passa da 5 a 10 giorni l'anno. Contemporaneamente, si innalza la soglia di età del figlio per cui è possibile richiederli. Il limite viene spostato dagli 8 ai 14 anni.
La Manovra stabilizza inoltre i finanziamenti destinati ai centri estivi. Si tratta di 60 milioni di euro resi strutturali. Una norma specifica è pronta per i genitori separati in difficoltà. La proposta, avanzata dal ministro Salvini, mira a sostenere chi affronta problemi economici e abitativi post-separazione. Si tratterà di un contributo fiscale mirato. Questa misura cerca di dare equità sociale a chi, spesso i padri, vive situazioni di disagio abitativo. Infine, non trova spazio la detrazione per i libri scolastici. Il ministro Giorgetti ha spiegato che le risorse sono state dirottate altrove.