Iscrizione ai corsi di sostegno: Uniti per INDIRE chiede chiarezza e semplicità
Uniti per INDIRE solleva dubbi sulla gestione dell’iscrizione ai corsi di sostegno e chiede un sistema equo, snello e informatizzato per i docenti.


Con i decreti attuativi n. 75 e 77 del 24 aprile 2025, si apre ufficialmente la strada ai nuovi corsi di formazione per il sostegno promossi dall’INDIRE. In attesa dei bandi universitari, restano da chiarire molti aspetti pratici legati alla fase di iscrizione, cruciale per migliaia di docenti in tutta Italia.
Un percorso strategico per la formazione dei docenti di sostegno
L’attivazione dei percorsi previsti dal DL 71/2024 rappresenta una svolta nel sistema della formazione per il sostegno, affidata all’INDIRE in sinergia con le università. L’obiettivo è potenziare le competenze degli insegnanti in un settore che richiede sempre maggiore specializzazione. L’attuazione dei corsi passa ora attraverso le manifestazioni d’interesse degli atenei e la successiva pubblicazione dei bandi. Tuttavia, la mancanza di informazioni puntuali sulla fase di iscrizione genera attesa e perplessità, soprattutto tra coloro che vorrebbero programmare con chiarezza i prossimi mesi.
Criteri numerici e vincoli organizzativi
Secondo l’art. 3 del DM 75/2024, ogni percorso potrà accogliere tra 50 e 150 corsisti per grado scolastico, fino al raggiungimento del numero massimo previsto. Inoltre, a ciascun direttore di corso potranno essere assegnati al massimo tre percorsi. Questi vincoli impongono una distribuzione equilibrata e capillare, ma pongono anche interrogativi sulla reale capacità di accoglienza dei singoli atenei. Cosa succede se un docente si iscrive a una sede i cui posti si esauriscono subito? La domanda è più che legittima e pone la questione della gestione dinamica delle iscrizioni, oggi ancora senza risposte ufficiali.
Una soluzione algoritmica? L’ipotesi delle preferenze
Tra le proposte che circolano nella Community Uniti per INDIRE, prende piede l’idea di un sistema informatizzato simile a quello delle 150 preferenze usato per le graduatorie scolastiche. In questo scenario, il docente potrebbe indicare più università in ordine di priorità, e un algoritmo procederebbe all’assegnazione automatica del posto in base alla disponibilità residua. Una soluzione del genere garantirebbe trasparenza, rapidità ed equità, evitando il blocco delle iscrizioni a causa della saturazione dei posti. Al momento non è chiaro se tale strumento sia già in fase di progettazione o se si tratterà di una procedura completamente manuale.
Semplificare l’accesso con un sistema di iscrizione chiaro ed equo
L’auspicio della Community è che i Ministeri competenti, insieme a INDIRE e alle università, riescano a concordare un sistema di iscrizione chiaro, accessibile e ben strutturato. La fase iniziale di ogni percorso formativo è delicata e non può essere lasciata all’improvvisazione. Servono indicazioni precise, un portale funzionale e un calendario definito, per evitare disagi a chi intende specializzarsi. Finora, gli uffici ministeriali hanno saputo gestire situazioni complesse con competenza. La speranza è che anche stavolta emerga una regia efficace, capace di tutelare i diritti dei candidati e di facilitare il lavoro delle università. Nell’attesa di ulteriori chiarimenti ufficiali, resta alta l’attenzione e la fiducia nella buona riuscita del processo.