Lavoro e pensioni: il ricambio generazionale è in crisi

In Italia milioni lasceranno il lavoro entro 10 anni. Il ricambio generazionale è insufficiente e minaccia welfare e crescita.

30 settembre 2025 08:13
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Il sistema occupazionale e previdenziale italiano è in bilico. Secondo l’INAPP, circa 6,1 milioni di lavoratori andranno in pensione nel prossimo decennio. A fronte di questa uscita massiva, i giovani disponibili sul mercato del lavoro non saranno sufficienti a garantire un ricambio generazionale efficace. Questa dinamica demografica, se non affrontata, rischia di destabilizzare l’economia nazionale e compromettere la tenuta del welfare.

Un Paese che invecchia e non si rinnova

Il problema principale è il drastico calo della popolazione in età lavorativa. La fascia 20-64 anni potrebbe ridursi del 34% entro il 2060. Questo significa meno contribuenti, meno produttività e maggiore pressione sul sistema previdenziale. Il ricambio generazionale, quindi, non è solo un fattore sociale, ma un nodo strutturale per la sopravvivenza economica del Paese. Senza nuove leve occupazionali, il sistema rischia il collasso.

Pressione crescente sul sistema pensionistico

Con milioni di italiani che si avviano alla pensione, cresce il peso sul sistema. Secondo l’INAPP, la spesa pensionistica potrebbe salire fino al 17% del PIL entro il 2040. Senza un adeguato ricambio generazionale, non ci saranno abbastanza lavoratori attivi a finanziare le prestazioni. Il rischio? Un sistema insostenibile che richiederà tagli, nuove tasse o riforme drastiche per restare in equilibrio.

Lavoro giovanile: tra precarietà e migrazione

La crisi del lavoro giovanile è un ostacolo chiave al ricambio generazionale. I giovani italiani faticano a entrare stabilmente nel mercato del lavoro o scelgono di emigrare. Il fenomeno della “fuga dei cervelli” impoverisce ulteriormente il tessuto produttivo e compromette la formazione di nuova forza lavoro. Senza politiche efficaci per attrarre e trattenere talenti, il vuoto generazionale resterà irrisolto.

Strategie urgenti per invertire la rotta

Per affrontare la crisi del ricambio generazionale, servono azioni coordinate. Tra queste: incentivi alla natalità, investimenti nella formazione, integrazione dei migranti qualificati e maggiore inclusione femminile nel mondo del lavoro. Ma occorre anche un cambiamento culturale: valorizzare l’occupazione stabile, supportare l’imprenditoria giovanile e rendere l’Italia un Paese attrattivo per chi vuole costruire il proprio futuro.