Lavoro minorile in Italia: quasi 81.000 gli adolescenti coinvolti

In Italia quasi 81.000 adolescenti sono coinvolti nel lavoro minorile. I dati delle aree a rischio e delle gravi conseguenze sul percorso scolastico.

13 giugno 2025 12:04
Lavoro minorile in Italia: quasi 81.000 gli adolescenti coinvolti - Giornata Mondiale per leliminazione del Lavoro Minorile
Giornata Mondiale per leliminazione del Lavoro Minorile
Condividi

In occasione della Giornata contro lo sfruttamento del lavoro minorile, emerge un quadro preoccupante: sono quasi 81.000 i minori tra 15 e 17 anni che lavorano in Italia. Un dato in costante crescita che evidenzia un grave disagio sociale e un rischio concreto per il futuro di migliaia di giovani.

Sfruttamento lavoro minorile: un fenomeno in costante crescita

Il fenomeno dello sfruttamento minorile nel nostro Paese mostra dati allarmanti e in continua crescita. Secondo le ultime rilevazioni, gli adolescenti tra i 15 e i 17 anni impiegati in attività lavorative sono passati da circa 52.000 nel 2021 a quasi 81.000 nel 2024. Questa tendenza, sottolineata dal Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, segnala un disagio strutturale che penalizza le fasce più vulnerabili della popolazione giovanile.

Le aree geografiche e i settori più a rischio

La diffusione del lavoro precoce non è uniforme sul territorio nazionale. Regioni come il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta registrano percentuali superiori alla media nazionale del 4,5%, seguite da Abruzzo, Marche, Puglia e Sardegna. A questo disagio strutturale si aggiunge il tema della sicurezza sul lavoro: nel solo 2023 si contano quasi 19.000 denunce di infortunio per i minori, con settori come agricoltura e ristorazione tra i più pericolosi.

Le conseguenze sulla formazione e l'istruzione

L'impatto più grave del lavoro precoce si registra sul percorso scolastico dei giovani. Si stima che circa 58.000 adolescenti tra i 14 e i 15 anni abbiano lavorato prima dell’età consentita dalla legge, una condizione che spesso porta alla dispersione scolastica. Questo crea un circolo vizioso in cui la povertà educativa rafforza quella economica, limitando drasticamente le opportunità future e il pieno sviluppo personale dei ragazzi coinvolti.

L'appello per un intervento strutturale e formativo

Per contrastare il fenomeno, il CNDDU chiede un intervento strutturale che vada oltre le celebrazioni annuali. È stato lanciato un appello al Ministero dell'Istruzione per avviare una campagna nazionale di sensibilizzazione nelle scuole. L'obiettivo è rafforzare il sistema scolastico come presidio di legalità, potenziando l'orientamento e l'educazione ai diritti umani, specialmente nelle aree più esposte al rischio di sfruttamento e abbandono.

Il comunicato CNDDU

CNDDU Lavoro Minorile

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail