Legge di Bilancio 2026: delusione per le scuole paritarie
Le associazioni delle scuole paritarie deluse: gli 88 milioni stanziati nella Legge di Bilancio 2026 non bastano per la vera parità scolastica.
La Legge di Bilancio 2026 delude le scuole paritarie. Nonostante le attese positive create dagli interventi del Governo, le associazioni denunciano uno stanziamento (88 milioni) insufficiente. Si attende ancora una svolta concreta per attuare la vera libertà di scelta educativa.
Il testo della legge di Bilancio 2026 non ha dato le risposte attese Occorre un altro deciso passo concreto per la vera parità
Milano, 31 ottobre 2025. Le Associazioni firmatarie, in rappresentanza di famiglie, dirigenti, docenti e scuole non nascondono la delusione avuta nel leggere il testo della legge di Bilancio 2026, tabelle incluse, depositato in Senato per la discussione e successiva approvazione.
A seguito dei positivi interventi tenuti sia dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia dal Ministro Giuseppe Valditara a fine estate l’attesa era alta nella speranza di assistere ad una svolta politica che ponesse fine alla mancata attuazione del dettato costituzionale in tema di libera scelta educativa delle famiglie anche in considerazione del grande lavoro unitario svolto da tutte le Associazioni del settore paritario, teso a ribadirlo.
Un convegno di Matematici, anni fa, titolava: “parlano più i numeri delle parole”!
I numeri dicono che la legge di bilancio per l'anno 2025 ha visto un incremento complessivo (aiuto alle famiglie con disabili, incremento del fondo ordinario, detrazioni per le spese scolastiche e assestamento di bilancio) di ca. 125 milioni.
L’attuale testo di Bilancio 2026 prevede un incremento di 88 milioni complessivi di cui attendiamo specifica.
Pur riconoscendo un positivo incremento a favore delle scuole paritarie, siamo convinti che occorra un altro deciso e coraggioso passo concreto per dare alle famiglie la possibilità di scegliere la scuola ritenuta migliore per i loro figli, anche nell’ambito di una più vasta ricostruzione del patto scuola famiglia.
Auspichiamo di poter continuare ad essere interlocutori del Governo e che la discussione parlamentare porti ad un incremento di risorse che permetta l’avvio di un aiuto diretto alle famiglie, con un buono scuola nazionale.”
Le recenti parole di Papa Leone XIV nel Documento sull’educazione “Disegnare nuove mappe di speranza”: “Occorre coraggio nel garantire accesso ai più poveri, nel sostenere famiglie fragili, nel promuovere borse di studio e politiche inclusive … perché perdere i poveri equivale a perdere la scuola stessa”, ci spingono a proseguire con determinazione, in una rinnovata unità Associativa, la nostra battaglia civile che non è solo di rivendicazione di un diritto costituzionale ma ha un valore etico perché fatta proprio a favore delle classi più disagiate che non possono permettersi "il privilegio" di una scuola paritaria.
Auspicando di poter contare ancora sull’appoggio sia del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia dal Ministro Giuseppe Valditara, continueremo con decisione e studieremo nuove forme di richiesta più incisive ed efficaci per perseguire l’obiettivo che il settore paritario abbia il giusto riconoscimento, cessi la discriminazione subita dalle famiglie che iscrivono i loro figli alla scuola paritaria soprattutto le meno abbienti, attraverso azioni politiche e si stanzino risorse utili a permettere ai cittadini di poter esercitare il loro diritto costituzionale alla libera scelta educativa come previsto, in particolare dagli articoli 30 e 3 della nostra Costituzione.