Libri di testo: tra digitale e tradizione. Una scelta complessa tra costi, apprendimento e praticità
Scuole divise tra libri digitali e cartacei: costi, apprendimento, tecnologia e salute degli studenti al centro delle scelte dei collegi docenti.


Il dibattito tra l’adozione dei libri di testo in formato digitale o cartaceo si fa sempre più attuale, specie in un periodo in cui il rialzo dei prezzi mette a dura prova le economie familiari. Le scuole, chiamate in questi giorni a decidere quali testi adottare per l’anno scolastico 2025-2026, si trovano di fronte a una scelta che non riguarda solo il costo, ma anche la qualità dell’apprendimento, la praticità d’uso e le reali possibilità delle famiglie di dotarsi degli strumenti necessari.
Le regole da rispettare: limiti di spesa e inflazione
Le decisioni in merito all’adozione dei libri devono necessariamente tenere conto dei tetti di spesa imposti dalla normativa. La nota ministeriale n. 2581 del 9 aprile 2014, emessa dalla “Direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la formazione del personale scolastico e la valutazione del sistema nazionale di istruzione”, insieme al recente Decreto Ministeriale n. 58 del 19 marzo 2025, fissano i limiti economici da non superare, aggiornati in base al tasso di inflazione programmato per il 2025.
Il digitale come soluzione economica (ma non sempre attuabile)
A fronte di un aumento generalizzato dei prezzi dei libri, molte scuole stanno valutando l’adozione dell’edizione digitale. Questa scelta appare più sostenibile per molte famiglie, poiché il costo dei testi in formato elettronico è, in genere, inferiore rispetto a quello dei volumi cartacei o misti (digitale + cartaceo). Tuttavia, la disponibilità di dispositivi elettronici adatti alla lettura e allo studio non è uniforme in tutte le famiglie, in particolare in quelle con difficoltà economiche.
L'importanza del libro cartaceo nell'apprendimento
Nonostante la spinta verso il digitale, molti docenti, studenti e genitori continuano a preferire il libro cartaceo. Il contatto fisico con le pagine, la possibilità di sottolineare, sfogliare e annotare direttamente sul testo sono ancora considerati strumenti efficaci per favorire un apprendimento più profondo e duraturo. Inoltre, in molte scuole – specialmente in aree periferiche o disagiate – mancano ancora le infrastrutture tecnologiche e le risorse per garantire un uso fluido e costante del formato digitale.
Il peso degli zaini e il compromesso tra salute e praticità
Un argomento spesso trascurato, ma di grande rilevanza, è quello del peso eccessivo degli zaini scolastici. Ridurre o eliminare i libri cartacei significherebbe alleggerire in modo significativo il carico quotidiano degli studenti. Nonostante questo, in molti casi il passaggio al digitale è ancora lento e frammentario, tanto che si moltiplicano le soluzioni alternative, come l’uso del trolley, ormai sempre più diffuso tra gli studenti.
La pressione delle case editrici e il mercato scolastico
Infine, non si può ignorare il ruolo delle case editrici, che spingono per il mantenimento del libro tradizionale, da sempre il cuore del mercato scolastico. Se da una parte le case editrici stanno cercando di adattarsi offrendo versioni miste o digitali, dall’altra il loro interesse commerciale resta fortemente legato al volume cartaceo, che continua a rappresentare una fetta importante delle vendite.