Maturità 2025, Renzi: 'Protesta contro la valutazione? Ecco come la penso'

La Maturità 2025 è al centro di una forte protesta studentesca contro il sistema dei voti. Le ragioni dei giovani e le opinioni di Matteo Renzi.

19 luglio 2025 17:33
Maturità 2025, Renzi: 'Protesta contro la valutazione? Ecco come la penso' - Matteo Renzi
Matteo Renzi
Condividi

La Maturità 2025 è segnata dalla protesta degli studenti contro il sistema di valutazione. Dalla richiesta di abbassare il proprio voto al boicottaggio degli orali, i giovani chiedono una scuola più umana. Il dibattito coinvolge anche la politica, con posizioni nette e contrapposte sul valore del merito. Leggiamo come la pensa il senatore Matteo Renzi sull'argomento.

La contestazione parte dagli studenti

L'epicentro della contestazione è la richiesta di Pietro Marconcini, studente romano che ha chiesto di abbassare il suo voto da 83 a 60. L'atto, sostenuto dalla Rete degli Studenti Medi, intende denunciare un sistema scolastico percepito come “alienante”. La sua non è un'iniziativa isolata: in tutta Italia, altri maturandi boicottano gli orali, chiedendo una valutazione simbolica che vada oltre il semplice giudizio numerico, rifiutando una logica considerata disumanizzante.

La risposta delle istituzioni

Di fronte a queste azioni, la reazione istituzionale non si è fatta attendere. Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha minacciato la bocciatura per chiunque si rifiuti di sostenere l'esame orale, difendendo la serietà della prova. Parallelamente, emergono storie di profondo disagio psicologico: studentesse che denunciano di non essere mai state comprese dai docenti o che crollano emotivamente per un voto in condotta. Queste testimonianze alimentano la richiesta di una scuola che valorizzi l'individuo prima della performance.

L'intervento di Matteo Renzi

Nel dibattito si inserisce anche la voce di Matteo Renzi, che si schiera nettamente a favore del sistema attuale. Per il leader di Italia Viva, la logica del "non voglio essere giudicato" è "folle e assurda". Pur riconoscendo che "una pagella non ti definisce per l'eternità", Renzi sostiene che il merito sia un principio fondamentale. Rifiutare la valutazione è, secondo lui, un "atto assurdo e ideologico", che richiama la dannosa "filosofia del diciotto politico" del passato.

In sintesi

La protesta alla Maturità 2025 evidenzia lo scontro tra due visioni opposte della scuola. Da un lato, la richiesta di un sistema formativo più empatico e meno legato al voto; dall'altro, la difesa di un modello basato su valutazione e merito come strumenti di crescita. Un dibattito che segna il futuro dell'istruzione.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail