Mini Call sostegno: graduatorie e vincoli

Mini Call veloce sostegno: niente nuove graduatorie, ma uso delle GPS esistenti. Attenzione a vincoli, province assegnate e rischio di perdere supplenze

16 agosto 2025 12:48
Mini Call sostegno: graduatorie e vincoli - Insegnate dubbiosa
Insegnate dubbiosa
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La Mini Call veloce sul sostegno genera dubbi tra i docenti interessati. Non verranno pubblicate nuove graduatorie, ma saranno utilizzate quelle già esistenti di prima fascia GPS sostegno. La scelta di partecipare richiede attenzione ai vincoli, alle opportunità e al rischio di rinuncia, che comporta la perdita di supplenze per l’intero anno scolastico

Sostegno: graduatorie utilizzate nella Mini Call

Chi presenta domanda per la Mini Call veloce sostegno non sarà inserito in nuove liste, poiché il sistema utilizza le graduatorie di I fascia GPS sostegno già esistenti. Le domande vengono elaborate in modo da formare una lista virtuale ordinata per punteggio, senza pubblicare graduatorie aggiuntive. Alla chiusura della procedura, gli Uffici Scolastici territoriali elaborano le richieste e attribuiscono le province disponibili, tenendo conto delle eventuali quote di riserva non ancora saturate. Un docente di prima fascia precede sempre chi proviene dagli elenchi aggiuntivi, indipendentemente dal punteggio. Dopo l’assegnazione, l’aspirante è chiamato a compilare la seconda fase relativa alla scelta delle scuole.

Opportunità e rischi della domanda

La possibilità di presentare domanda rappresenta per molti un’occasione di stabilizzazione, ma va valutata in relazione al vincolo triennale che impedisce trasferimenti nei tre anni successivi all’assunzione. Tale vincolo implica che il docente debba accettare la permanenza nella provincia assegnata, anche qualora le sedi siano lontane o considerate disagiate. Partecipare alla Mini Call può essere utile per chi è disponibile alla mobilità e desidera aumentare le possibilità di immissione in ruolo. Al contrario, chi preferisce rimanere vicino alla propria residenza può valutare di puntare su incarichi di supplenza o attendere ulteriori occasioni di stabilizzazione attraverso i concorsi previsti nei prossimi anni. È bene ricordare che la domanda può essere presentata per una sola regione e per una o più province all’interno di essa.

Effetti della rinuncia e scelte consapevoli

Una volta ottenuta l’assegnazione della provincia, la rinuncia comporta la perdita di qualsiasi supplenza per l’anno scolastico in corso. La normativa specifica che il conferimento di incarichi a tempo determinato viene precluso a chi rinuncia, anche se si tratta di supplenze su classi di concorso diverse o di posti da sostegno, comprese le possibilità di nomina tramite interpelli. Per questo motivo, è fondamentale effettuare una scelta consapevole delle province, verificando in anticipo dove sono effettivamente presenti i posti disponibili. Molti Uffici Scolastici hanno già reso noti gli elenchi delle scuole con disponibilità, e risulta utile valutare fin da subito l’eventualità di essere assegnati anche alle sedi meno richieste. Proiettarsi nella prospettiva di una nomina lontana o disagiata è parte integrante della decisione e consente di evitare errori di valutazione che potrebbero compromettere l’intero anno scolastico.

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