Mini call veloce e supplenze: assegnazione della provincia, regole e rischi per i docenti
Mini call veloce: l’assegnazione della provincia è vincolante e comporta l’esclusione da supplenze e interpelli. Regole e conseguenze per i docenti


La mini call veloce introduce un passaggio decisivo per i docenti: l’assegnazione della provincia. Questo atto non è una semplice scelta preliminare, ma segna l’avvio di un percorso finalizzato al ruolo e comporta conseguenze dirette sulle possibilità di supplenza. Conoscere regole e vincoli è fondamentale per non commettere errori irreversibili
Mini call veloce: un meccanismo diverso dalle supplenze GPS
La procedura della mini call veloce si distingue nettamente dalle supplenze da graduatorie provinciali. L’assegnazione della provincia non è una fase intermedia, ma rappresenta un passaggio definitivo: da quel momento il docente viene escluso dalle GPS, dalle graduatorie di istituto e dagli interpelli della stessa provincia. Questo perché la provincia assegnata è garanzia di disponibilità effettiva di un posto e costituisce già di fatto una nomina finalizzata al ruolo. Non si tratta quindi di una mera preferenza territoriale, ma di una scelta che delimita le possibilità professionali del candidato per l’intero anno scolastico.
La scelta delle sedi e l’impossibilità di rinuncia
Dopo l’assegnazione della provincia, i candidati devono procedere alla fase di scelta delle sedi attraverso le funzioni dedicate su Istanze Online. In questa fase è possibile indicare più istituti, oltre a un comune di riferimento per eventuale assegnazione d’ufficio. Tuttavia, la normativa stabilisce che è necessario partecipare solo se si è realmente disponibili ad accettare qualsiasi sede all’interno della provincia prescelta. Infatti, la rinuncia successiva comporta comunque la perdita del diritto alle supplenze nella stessa provincia, senza possibilità di recupero. Ciò rende questa decisione particolarmente delicata e richiede un’attenta valutazione preventiva.
La normativa ministeriale
Il vincolo è stabilito dalla circolare sulle supplenze n. 157408 del 9 luglio 2025, che richiama quanto previsto dall’articolo 4, comma 8, del Decreto ministeriale. Il testo specifica che, nell’ambito della procedura interprovinciale, l’assegnazione della provincia comporta la stessa preclusione al conferimento delle supplenze prevista dall’articolo 2, comma 5, dell’Ordinanza ministeriale. In concreto, ciò significa che, anche in caso di rinuncia alla provincia o alla sede assegnata, i docenti non avranno titolo per accedere ad alcun tipo di supplenza, indipendentemente dalla classe di concorso o dal tipo di posto. La disposizione include inoltre i cosiddetti interpelli, confermando che la rinuncia non libera in alcun modo dalle conseguenze dell’assegnazione. Si tratta dunque di un vincolo rigido, che rende la minicall veloce una scelta sì rapida, ma vincolante e definitiva.