Mobilità annuale: differenze tra assegnazione provvisoria e utilizzazione
Assegnazione provvisoria e utilizzazione sono due procedure distinte nella mobilità annuale. Scopri requisiti, punteggi, differenze e possibili deroghe previste


Pur permettendo entrambe il servizio in una sede diversa da quella di titolarità per un anno scolastico, assegnazione provvisoria e utilizzazione sono due procedure distinte, regolate da requisiti, punteggi e finalità differenti. Conoscere le differenze è essenziale per presentare correttamente domanda nella mobilità annuale
Assegnazione provvisoria: motivi familiari e di salute
L’assegnazione provvisoria è una misura pensata per favorire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa, e può essere richiesta dai docenti titolari in una provincia diversa rispetto a quella in cui desiderano prestare servizio. I principali motivi di richiesta sono:
- Ricongiungimento al coniuge, alla parte dell’unione civile o al convivente di fatto;
- Avvicinamento ai figli, anche se affidati con provvedimento giudiziario;
- Ricongiungimento ai genitori, in particolare se anziani o bisognosi di assistenza;
- Motivi di salute, documentati da certificazione medica, che richiedano la permanenza o la cura in uno specifico comune o nei comuni viciniori.
La domanda può essere presentata anche da docenti vincolati, se in presenza di deroghe previste dal CCNI, come figli di età inferiore ai 12 o 16 anni, o genitori ultra 65enni.
Utilizzazione: per docenti in esubero o con titoli aggiuntivi
L’utilizzazione si rivolge a docenti che si trovano in particolari situazioni professionali, come soprannumerarietà o esubero, e consente loro di continuare a prestare servizio pur in una scuola diversa da quella di titolarità. Possono richiederla:
- Docenti in esubero nella propria classe di concorso;
- Perdenti posto che non hanno ottenuto una sede definitiva;
- Titolari su posto comune in possesso del titolo di sostegno o di un’altra classe di concorso;
- Docenti di scuola primaria con titolo per l’insegnamento della lingua inglese;
- Titolari che intendono lavorare su posti speciali, come carcerari, ospedalieri o serali.
L’utilizzazione è dunque uno strumento di gestione dell’organico e non richiede necessariamente motivazioni di tipo personale o familiare.
Differenze nei punteggi e nella continuità tra assegnazione provvisoria e utilizzazione
I punteggi attribuiti variano notevolmente tra le due procedure. Per l’assegnazione provvisoria vale la tabella dei punteggi per i motivi familiari, mentre per l’utilizzazione si utilizzano le tabelle della mobilità d’ufficio, che tengono conto di:
- Anzianità di servizio;
- Titoli culturali e professionali;
- Esigenze di famiglia.
Un’altra differenza cruciale riguarda il punteggio di continuità. Il docente che ottiene assegnazione provvisoria perde il punteggio per continuità di servizio sulla sede di titolarità, anche se mantiene la titolarità nella scuola originaria. Al contrario, chi ottiene l’utilizzazione mantiene il diritto alla continuità, anche se presta servizio in una sede diversa.
Prospettive e deroghe nel contratto 2025/2028
Con il rinnovo del CCNI sulla mobilità annuale 2025/2028, si attende la conferma delle deroghe previste all’art. 2, comma 6. Tra queste, potrebbero essere nuovamente inclusi i docenti vincolati con particolari situazioni familiari o sanitarie. La pubblicazione dell’Ordinanza Ministeriale fisserà tempi e modalità per la presentazione delle domande, solitamente previste a luglio per il successivo anno scolastico. Distinguere chiaramente tra assegnazione provvisoria e utilizzazione è quindi fondamentale per accedere correttamente alle opportunità di mobilità annuale e non perdere diritti legati a punteggi o priorità.