Mobilità Dirigenti Scolastici 2025: priorità e novità nei trasferimenti
Norme aggiornate per la mobilità 2025 dei Dirigenti Scolastici. Introdotte priorità per i presidi penalizzati dal dimensionamento e una piattaforma trasparente.
Si delinea un nuovo quadro normativo per la mobilità dei dirigenti scolastici, frutto del recente confronto tra Amministrazione e sindacati. L'intesa raggiunta introduce significative novità attraverso una bozza di circolare ministeriale, pensata per rendere il processo più equo e trasparente.
La priorità della mobilità spetta ai presidi coinvolti dal piano di dimensionamento scolastico
Al centro delle nuove disposizioni vi sono i presidi che hanno subito le conseguenze del piano di dimensionamento della rete scolastica, i quali beneficeranno di criteri di precedenza specifici. Parallelamente, viene lanciata una nuova piattaforma digitale per la gestione delle procedure, con scadenze definite per garantire chiarezza e tempestività. L’obiettivo è superare le criticità del passato, offrendo ai Dirigenti Scolastici strumenti chiari per le loro scelte professionali e tutele maggiori per chi ha affrontato situazioni di disagio lavorativo.
Nuove precedenze per i presidi penalizzati
La principale innovazione della bozza di circolare riguarda l'introduzione di criteri di precedenza per i dirigenti scolastici coinvolti nel dimensionamento. Nello specifico, nelle fasi c) e d) delle procedure di mobilità, avranno priorità i presidi che, a causa della riorganizzazione, sono stati assegnati a una scuola in un'altra provincia o in una sede disagiata all'interno della stessa provincia. Il concetto di disagio è stato definito con precisione: si considera tale una sede distante oltre 30 chilometri da quella precedente o difficile da raggiungere per la conformazione del territorio. Questa misura mira a compensare le difficoltà sostenute da molti professionisti della mobilità.
Una piattaforma digitale per la trasparenza
Un'altra novità fondamentale è l'aumento della trasparenza del sistema. Per la prima volta, i dirigenti potranno conoscere la fascia di complessità assegnata a ogni istituto scolastico prima di presentare la domanda di mobilità, la cui scadenza è fissata per il 1° luglio 2025. Questo cambiamento elimina l'incertezza del passato. Una piattaforma digitale dedicata sarà attiva fino al 16 giugno per consentire l'aggiornamento dei dati relativi a cinque indicatori specifici. Gli Uffici Scolastici Regionali consolideranno le informazioni entro il 26 giugno, garantendo che il punteggio delle scuole sia definito in modo chiaro e accessibile.
Le questioni ancora aperte sulla mobilità dei Dirigenti Scolastici
Nonostante i notevoli progressi, restano alcuni nodi da sciogliere. La questione più complessa riguarda la definizione dei contingenti per la mobilità interregionale, un punto ancora in discussione con l'ufficio legislativo del Ministero. L'Amministrazione si è impegnata a fornire i dettagli necessari, inclusa la ripartizione delle quote di assunzione tra concorso ordinario e riservato, ma solo dopo la conclusione della mobilità interregionale. Questa incertezza rappresenta una delle principali preoccupazioni per i dirigenti in attesa di conoscere le opportunità di trasferimento tra regioni diverse.
Tutele rafforzate e criteri nazionali
L'intesa ha portato anche a un rafforzamento delle tutele per i dirigenti che beneficiano della Legge 104/1992, con indicazioni più stringenti per proteggere sia i diretti interessati che coloro che assistono familiari con disabilità. Inoltre, è stata ribadita la necessità di definire i cosiddetti "perdenti posto" a seguito del dimensionamento sulla base di criteri omogenei applicati su tutto il territorio nazionale. L'obiettivo è eliminare le disparità di trattamento tra le diverse regioni che hanno creato problemi nelle precedenti tornate di mobilità, garantendo equità e uniformità.