Aumenti pensioni 2026: novità sulla rivalutazione e arretrati a partire da febbraio

Gli aumenti pensioni 2026 arriveranno ufficialmente a febbraio, includendo anche gli arretrati di gennaio. La recente Legge di Bilancio ha definito i nuovi coefficienti di rivalutazione, necessari per adeguare i trattamenti pensionistici al costo della vita attuale.

Perché slittano gli aumenti pensioni 2026

Molti beneficiari hanno notato che il primo cedolino dell'anno non presenta ancora le variazioni attese. Questo slittamento è causato dai tempi tecnici necessari per l'entrata in vigore della manovra economica, la quale richiede una fase di aggiornamento dei sistemi informatici dell'INPS. Di conseguenza, le somme spettanti non andranno perdute, ma verranno semplicemente posticipate al mese successivo con un unico versamento cumulativo.

Percentuali e dettagli della rivalutazione

La rivalutazione prevista per l'anno in corso si attesta su una percentuale dell'1,4%, basata sull'inflazione programmata per il 2025. Sebbene l'importo aggiuntivo possa apparire contenuto rispetto all'inflazione reale percepita dai consumatori, rappresenta comunque l'adeguamento standard previsto dalle normative vigenti. Si ricorda altresì che:

• il tasso di rivalutazione è fissato all'1,4% per i trattamenti previdenziali.

• verranno recuperati gli arretrati relativi alla mensilità di gennaio 2026.

• i nuovi importi saranno applicati automaticamente senza la necessità di presentare domanda.

L'istituto di previdenza provvederà dunque ad applicare le nuove tabelle non appena le procedure amministrative saranno concluse. I pensionati potranno consultare il dettaglio analitico delle voci tramite il portale online, verificando l'esatto ammontare degli incrementi applicati alla propria pensione mensile.

Tabella dei coefficienti di rivalutazione delle rate pensionistiche (Febbraio 2026)