Mobilità docenti 2025: regole, fasi e criteri di assegnazione
Mobilità docenti 2025: criteri, fasi e distribuzione posti. Esiti il 23 maggio. Tutto sul processo di trasferimenti e passaggi di cattedra e ruolo.
La mobilità docenti rappresenta un momento cruciale per migliaia di insegnanti che ogni anno presentano domanda per ottenere un trasferimento, un passaggio di cattedra o di ruolo. Con la scadenza delle domande fissata al 25 marzo, l’attenzione si sposta ora sulla pubblicazione degli esiti, attesa per il 23 maggio 2025. Ma quali sono i criteri con cui vengono assegnati i posti e come funziona il processo di mobilità?
Approfondiamo i dettagli del meccanismo che regola i trasferimenti, dalle fasi operative fino alla distribuzione delle disponibilità, per comprendere al meglio le possibilità di ogni candidato.
Le fasi della mobilità docenti 2025
Il processo di mobilità è strutturato in tre fasi, ognuna con priorità specifiche:
- Prima Fase – Trasferimenti all’interno dello stesso comune, riservati ai docenti che richiedono di cambiare sede ma restando nella stessa area territoriale.
- Seconda Fase – Trasferimenti tra comuni della stessa provincia, per chi desidera spostarsi all’interno della propria provincia di titolarità.
- Terza Fase – Mobilità territoriale interprovinciale e mobilità professionale, dedicata ai trasferimenti tra province diverse e ai passaggi di ruolo o cattedra.
Le prime due fasi utilizzano il 100% delle disponibilità iniziali, mentre la terza fase si applica al 50% dei posti rimasti liberi. Questo significa che una parte significativa delle cattedre viene assegnata prima di arrivare ai trasferimenti interprovinciali e ai passaggi di ruolo.
Distribuzione dei posti disponibili
Dopo le prime due fasi, il 50% dei posti vacanti viene destinato alla mobilità della terza fase e suddiviso come segue:
- 25% ai trasferimenti interprovinciali, per i docenti che richiedono il cambio di provincia.
- 25% ai passaggi di ruolo o cattedra, per chi desidera cambiare grado di istruzione o insegnamento.
L’altro 50% delle disponibilità residue viene riservato alle immissioni in ruolo, favorendo le nuove assunzioni. Inoltre, ogni posto dispari viene assegnato a rotazione tra mobilità e nuove nomine, secondo criteri stabiliti dal Ministero dell’Istruzione.
Cosa accadrà il 23 maggio
Il 23 maggio sarà una data chiave per tutti i docenti in attesa di conoscere l’esito della propria domanda. Solo in quel momento si saprà se il trasferimento è stato concesso e in quale sede.
Nel frattempo, è fondamentale rimanere aggiornati sulle comunicazioni ufficiali del Ministero, per eventuali aggiornamenti o modifiche alle procedure. L’equità nella distribuzione dei posti e la trasparenza del sistema restano elementi centrali per garantire un processo di mobilità chiaro ed efficace.