Naspi e piattaforma SIISL: caos digitale e novità 2025. Cosa cambia per i lavoratori della scuola
Guida completa sulla NASpI 2025: requisiti, novità per chi si dimette, istruzioni sulla piattaforma SIISL e risposte ai disservizi INPS recenti.
Negli ultimi giorni, migliaia di beneficiari della NASpI, in particolare lavoratori precari del settore scolastico, stanno affrontando disagi a causa di un malfunzionamento tecnico della piattaforma digitale SIISL. Introdotta per semplificare e digitalizzare l'accesso all’indennità di disoccupazione, la piattaforma ha invece generato rallentamenti e incertezze. In questo articolo analizziamo la situazione attuale, le rassicurazioni dell’INPS, le nuove regole per la NASpI nel 2025 e tutto ciò che bisogna sapere per accedere correttamente al beneficio.
Disservizi sulla piattaforma SIISL: migliaia in attesa
Da circa una settimana, la nuova piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa), sviluppata dal Ministero del Lavoro e gestita dall’INPS, è al centro di numerose segnalazioni per malfunzionamenti tecnici. Il blocco coinvolge in particolare i beneficiari della NASpI, che in questo periodo — soprattutto tra i precari della scuola — stanno presentando o rinnovando le domande di disoccupazione.
L’INPS ha confermato il problema, attribuendolo alla gestione dei dati utente, ma ha cercato di rassicurare: "Stiamo lavorando per risolvere il problema e nessuno perderà il proprio assegno di disoccupazione."
La nuova procedura digitale: tra semplificazione e complicazioni
Il processo introdotto tramite la piattaforma SIISL ha l’obiettivo di rendere più snello l’accesso alla NASpI. I beneficiari ricevono un SMS che li invita ad accedere entro 15 giorni per confermare la disponibilità al lavoro, attraverso identità digitale e firma di un documento online. La modalità elimina l’obbligo di recarsi fisicamente agli sportelli. Tuttavia, gli utenti devono anche compilare un profilo inserendo dati come il curriculum vitae e i titoli di studio, informazioni che l’INPS in molti casi già possiede. Questa duplicazione, dovuta a una mancata integrazione tra le banche dati, ha generato ulteriore frustrazione.
Il blocco tecnico: piattaforma congelata
La criticità più grave riguarda il blocco del menu interno alla piattaforma, che impedisce di completare la procedura. Molti utenti non riescono a confermare la propria posizione né a firmare la disponibilità al lavoro. L’INPS ha ammesso il problema e garantisce che i tecnici sono al lavoro per ripristinare il servizio nel più breve tempo possibile.
Chi può accedere alla NASpI nel mondo della scuola
La NASpI è destinata a lavoratori subordinati che abbiano perso il lavoro involontariamente. Nel settore scolastico rientrano:
- Supplenti con contratto a tempo determinato (anche supplenze brevi);
- Apprendisti;
- Soci lavoratori di cooperative con contratto subordinato;
- Lavoratori a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni;
- Personale artistico con contratto dipendente.
Per i supplenti brevi, è necessario aver maturato almeno 13 settimane di lavoro negli ultimi quattro anni. La disoccupazione è considerata involontaria in caso di scadenza naturale del contratto o mancato rinnovo.
Novità 2025: NASpI anche per chi si dimette
Dal 2025, una circolare INPS introduce un’importante novità: i lavoratori che si dimettono volontariamente ma che in seguito iniziano un nuovo lavoro e maturano almeno 13 settimane di contribuzione nell’ultimo anno potranno accedere alla NASpI, qualora il nuovo rapporto di lavoro si interrompa involontariamente. Si amplia così la platea dei beneficiari, includendo una categoria finora esclusa.
Iscrizione automatica al SIISL: come funziona
Dal novembre 2024, chi presenta domanda per la NASpI o per la DIS-COLL (indennità destinata ai collaboratori coordinati e continuativi) viene automaticamente iscritto alla piattaforma SIISL. L’INPS trasmette i dati anagrafici, i contatti (indirizzo, e-mail, cellulare, PEC) e le informazioni relative alla domanda. Gli utenti possono in ogni momento aggiornare email e numero di telefono direttamente sulla piattaforma, che verifica la correttezza dei dati attraverso un sistema di conferma via SMS o e-mail.
Tempi e modalità di presentazione della domanda
I termini per presentare la domanda sono fondamentali:
- Entro 68 giorni dalla cessazione del contratto;
- Per chi termina il lavoro il 30 giugno, la scadenza sarà a fine agosto;
- Se la domanda viene presentata entro 8 giorni, la NASpI decorre dall’ottavo giorno;
- Se presentata successivamente, decorre dal giorno successivo alla domanda;
- In caso di licenziamento per giusta causa, la domanda può essere inoltrata entro 38 giorni, con decorrenza variabile in base alla data di invio.
Importo e durata della NASpI
L’importo viene calcolato sulla base della retribuzione media degli ultimi quattro anni:
- Se inferiore o uguale a 1.470 euro (soglia 2025), si applica il 75% della media;
- Se superiore, si aggiunge il 25% della parte eccedente oltre i 1.470 euro.
La durata dell’indennità corrisponde alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi. Per il personale scolastico, raramente si raggiunge il massimo a causa delle interruzioni estive.
Dal quinto mese di erogazione (o settimo mese per chi ha più di 55 anni), l’importo subisce un decalage: una riduzione del 3% mensile, ridimensionata dal 2022 per rendere meno penalizzante il supporto nel lungo periodo.
Tra disagi attuali e opportunità future
La digitalizzazione del processo di richiesta NASpI tramite la piattaforma SIISL rappresenta un passo importante verso la semplificazione, ma le criticità tecniche stanno creando forti disagi, soprattutto in un periodo cruciale per migliaia di lavoratori precari. L’INPS rassicura sul fatto che nessuno perderà l’indennità a causa del disservizio. Nel frattempo, è fondamentale che i beneficiari rispettino i termini per la presentazione della domanda e seguano gli aggiornamenti ufficiali. Le novità introdotte per il 2025 offrono nuove opportunità, anche per chi ha lasciato un impiego volontariamente e si è successivamente rimesso in gioco.