NASpI: le novità di Giugno 2025 e i cambiamenti strutturali in arrivo
Novità NASpI 2025: requisiti aggiornati, importo massimo aumentato a 1.562,82 euro, nuove regole per chi cambia lavoro e istruzioni per la domanda online.


Il mese di giugno 2025 non presenta particolari scadenze o novità immediate per la NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego) in relazione ai pagamenti ordinari. Tuttavia, il dibattito si concentra sulle significative modifiche che la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto e che impattano sui requisiti di accesso e le modalità di erogazione a partire dall'inizio dell'anno. Queste disposizioni mirano a una maggiore selettività e a prevenire abusi.
Stretta sui requisiti dopo dimissioni e riapprofondimento
Una delle novità più rilevanti per la NASpI, già in vigore dal 1° gennaio 2025, riguarda i requisiti di accesso per chi si dimette e poi trova una nuova occupazione seguita da un licenziamento. La nuova norma, contenuta nella Legge di Bilancio 2025, rende più difficile ottenere la NASpI per i lavoratori che:
- Presentano dimissioni da un'azienda o risolvono consensualmente il rapporto di lavoro.
- Entro i 12 mesi successivi, vengono assunti e licenziati da una seconda azienda, senza aver maturato almeno 13 settimane di contributi con quest'ultima.
In pratica, se un lavoratore si dimette o conclude un rapporto consensualmente, e poi trova un nuovo impiego di breve durata (meno di 13 settimane contributive), la NASpI potrebbe non essere erogata in caso di successiva perdita involontaria del lavoro.
Questa stretta intende limitare l'accesso all'indennità di disoccupazione in situazioni percepite come "opportunistiche", focalizzandosi sul principio di disoccupazione involontaria. Le dimissioni per giusta causa o quelle presentate durante il periodo tutelato di maternità/paternità restano escluse da questa limitazione, consentendo l'accesso alla NASpI.
Assenze ingiustificate: nuove conseguenze
Dal 2025, un'assenza ingiustificata prolungata può portare a conseguenze dirette sulla NASpI. Se un lavoratore si assenta senza giustificazione per più di 5 giorni (o 15 giorni, a seconda del CCNL applicato), l'INPS può considerare questo comportamento come dimissioni volontarie, salvo prova contraria. Questa equiparazione alle dimissioni volontarie, nella maggior parte dei casi, preclude l'accesso alla NASpI.
Aumenti NASpI 2025: l'importo si adeguato
A partire dal 1° gennaio 2025, gli importi hanno subito un aumento dello 0,8%. Questo adeguamento porta il massimo mensile dell'indennità a circa 1.562,82 euro, rispetto ai 1.550,42 euro del 2024. L'indennità mensile di NASpI corrisponde al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni, se questa è pari o inferiore a 1.436,61 euro. Se la retribuzione supera tale soglia, l'importo della NASpI si calcola aggiungendo il 25% della differenza tra la retribuzione effettiva e i 1.436,61 euro. Ricordiamo che la NASpI subisce una decurtazione del 3% mensile a partire dal sesto mese di erogazione (o dall'ottavo mese per chi ha almeno 55 anni).
Requisiti generali per la NASpI
Per accedere alla NASpI, i lavoratori devono continuare a soddisfare i seguenti requisiti fondamentali:
- Stato di disoccupazione involontaria: La perdita del lavoro deve derivare da licenziamento (anche per giusta causa), scadenza del contratto a termine, o dimissioni per giusta causa.
- Requisito contributivo: Aver maturato almeno 13 settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l'inizio del periodo di disoccupazione.
L'INPS la eroga per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni, con una durata massima di 24 mesi.
Attenzione alle Comunicazioni all'INPS
I beneficiari della NASpI devono comunicare all'INPS eventuali variazioni che possono influire sulla durata, sull'importo o sul diritto alla prestazione. Questo può essere fatto tramite il servizio NASpI-COM disponibile sul portale INPS
Nessuna scadenza immediata per il pagamento NASpI a giugno
Per quanto riguarda i pagamenti della NASpI a giugno, l'INPS non ha comunicato scadenze particolari o uniche per tutti. Generalmente, i pagamenti avvengono intorno alla metà del mese, ma la data precisa può variare a seconda del momento in cui il beneficiario ha presentato la domanda e della sua elaborazione da parte dell'INPS. I beneficiari possono verificare la data esatta di accredito tramite il proprio fascicolo previdenziale online sul sito dell'INPS o contattando il Contact Center.
Le modifiche alla NASpI, introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, rappresentano un passo verso una revisione complessiva delle politiche sul lavoro e degli ammortizzatori sociali. È sempre consigliabile consultare le comunicazioni ufficiali dell'INPS e rivolgersi a patronati o consulenti del lavoro per informazioni dettagliate e personalizzate.