Nativi digitali, ma analfabeti finanziari: giovani impreparati tra risparmi e truffe online

Il 52% dei giovani italiani è analfabeta finanziario. Truffe online e poca educazione economica: scuola e banche unite per reagire.

14 ottobre 2025 12:35
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Cresciuti nell’era digitale, ma fragili di fronte al denaro. Oltre la metà dei giovani italiani ignora i concetti base dell’economia e il 38% è già caduto in trappole finanziarie online. Dati allarmanti emergono dall’Osservatorio sull’Educazione finanziaria di UniCredit, che evidenzia l’urgenza di formare una nuova consapevolezza economica.

Giovani e soldi: conoscenze fragili e rischi in aumento

Essere nativi digitali non significa essere più consapevoli sul piano economico. Tra i 14 e i 29 anni, il 52% non distingue concetti fondamentali come inflazione, diversificazione o interesse composto. Peggio ancora, il 38% è stato vittima di truffe online, spesso tramite phishing o finti investimenti. Meno della metà sa riconoscere questi pericoli. Secondo la ricerca di Banking Academy di ESG Italy di UniCredit, la preparazione economica rimane insufficiente anche tra i più istruiti. Il 60% dei ragazzi e il 43,6% delle ragazze fallisce almeno tre delle quattro domande chiave di alfabetizzazione finanziaria, evidenziando un divario di genere che si riflette anche nel comportamento economico.

Uomini più esposti, donne più prudenti

Il 61% dei ragazzi ha subito truffe legate a strumenti finanziari contro solo l’11% delle ragazze. Gli stessi giovani attribuiscono le proprie difficoltà a superficialità e scarsa attenzione: quasi il 90% dei maschi lo ammette, a fronte del 60% delle coetanee. Le donne, pur conoscendo meglio i meccanismi economici, investono meno (3,9% contro il 18% dei ragazzi), preferendo risparmiare in modo tradizionale. Quattro giovani su dieci accantonano denaro, ma preferiscono contanti o conti correnti, lasciando poco spazio agli investimenti moderni. Solo il 10% impiega i propri risparmi in prodotti come fondi pensione, obbligazioni o ETF. L’interesse cresce con l’età: l’86% dei 26-29enni ha già sperimentato forme d’investimento, anche con importi minimi.

Educazione finanziaria: i progetti che fanno la differenza

Molti giovani restano distanti da temi cruciali come previdenza integrativa e assicurazioni: 1 su 5 non sa cosa siano e oltre il 70% non possiede alcuna copertura assicurativa. Tuttavia, segnali incoraggianti arrivano dalle scuole. I programmi di Banking Academy di ESG Italy di UniCredit, come Startup Your Life, coinvolgono ogni anno oltre 35.000 studenti, migliorando la comprensione economica di base. Anche l’OCSE, con i test PISA, conferma progressi tra i quindicenni italiani. In questa direzione si inserisce anche l’iniziativa della Banca d’Italia “Tutti per uno, economia per tutti!”, un percorso gratuito per docenti di ogni ordine e grado. Il progetto offre seminari e materiali didattici per portare i principi economici in classe: dal risparmio alla finanza sostenibile. Un approccio concreto per costruire una generazione più consapevole e meno vulnerabile ai rischi del denaro digitale.

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