Neo Dirigenti Scolastici: Linee Guida per Anno di Formazione e Valutazione

Anno di prova neo dirigenti scolastici: tutto pronto per i 326 nuovi leader delle scuole. Il MIM detta le linee operative per la formazione obbligatoria e l'iter di conferma in ruolo.

19 novembre 2025 20:00
Neo Dirigenti Scolastici: Linee Guida per Anno di Formazione e Valutazione - Dirigente Scolastico
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I Neo Dirigenti Scolastici immessi in ruolo dal 1° settembre 2025 si preparano ad affrontare l'Anno di prova e formazione 2025/2026. L'obiettivo del Ministero dell'Istruzione e del Merito (MIM) è garantirne la preparazione ottimale per la funzione direttiva. In un recente incontro con le Organizzazioni Sindacali, l'Amministrazione ha presentato le linee operative dettagliate, in sintesi, in una nota in procinto di essere inviata agli Uffici Scolastici Regionali (USR), enti responsabili dell'organizzazione dei percorsi. Il percorso è obbligatorio e ha una durata di un anno scolastico, prevedendo un periodo di servizio effettivo minimo di sei mesi. La procedura ricalca sostanzialmente quella già adottata negli anni precedenti, ponendo l'accento sulla formazione specifica e sul supporto qualificato, aspetti ritenuti cruciali per l'implementazione delle competenze professionali in un ruolo di così grande responsabilità.

Anno di prova neo dirigenti scolastici: struttura e tempistiche del percorso

Il percorso per i neo dirigenti scolastici è strutturato su più livelli, con l'obiettivo di fornire un'esperienza completa e valutabile. È previsto che gli USR organizzino percorsi formativi specifici della durata complessiva di 50 ore, per i quali è stabilito un obbligo di frequenza di almeno il 75% del monte ore totale. A supporto del nuovo DS sarà assegnato un tutor, figura chiave per le attività di accompagnamento, che dovrà dedicare al collega in prova un impegno non inferiore alle 25 ore. Parallelamente a queste attività, sarà attivata, a partire dal 19 dicembre 2025, la piattaforma informatica riservata denominata "Cartella ds in anno di formazione e prova", destinata alla documentazione delle attività svolte. Entro il 31 maggio 2026, i dirigenti in prova dovranno depositare tutti i materiali richiesti, mentre i tutor avranno tempo fino al mese di giugno per inserire la loro relazione finale, elemento fondamentale per il giudizio conclusivo.

Valutazione e ruolo del mentor nel percorso di formazione

La valutazione finale, che mira alla conferma in ruolo dei neo dirigenti scolastici, sarà espressa dai Direttori Generali degli USR entro la fine dell'anno scolastico 2025/2026. Le modalità di valutazione, come accennato, comprendono l'analisi della documentazione caricata in piattaforma e la relazione del tutor, e si concentrano su aspetti professionali specifici. Una novità importante, che si affianca al tutor, è la figura del mentor, un consigliere esperto con un'esperienza nel ruolo di DS di almeno dieci anni, come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Istruzione e Ricerca 2019/2021. Il mentor subentra al termine dell'anno di prova con l'obiettivo di supportare il neo dirigente anche nei primi anni di attività successivi alla conferma, offrendo un coordinamento e un orientamento professionale di lungo termine.

Finanziamenti e criticità: la posizione sindacale sulla formazione dei DS

Per la realizzazione delle attività formative destinate ai neo dirigenti scolastici, è stato stanziato un finanziamento complessivo di 175.203,00 €. Tali risorse sono ripartite a livello regionale e interregionale e sono destinate alla copertura dei 14 corsi previsti, al compenso dei tutor e a una quota non superiore al 3% da assegnare alle scuole polo che si occuperanno dell'organizzazione pratica dei corsi stessi. Le Organizzazioni Sindacali hanno però espresso alcune criticità riguardo l'attuazione del percorso, sottolineando in particolare le tempistiche che sembrano ritardare l'avvio delle misure di accompagnamento e l'assegnazione dei tutor, dal momento che molti degli aspetti professionali da approfondire riguardano processi già in parte conclusi all'inizio dell'anno scolastico.

È stata inoltre ribadita l'esigenza che la formazione garantisca un'effettiva dimensione laboratoriale e operativa per essere concretamente utilizzabile nella pratica quotidiana, evitando che si riduca a una mera trasmissione di contenuti teorici. Un ultimo punto sollevato riguarda la figura del tutor, per la quale è stata richiesta una maggiore chiarezza sulle indicazioni per la corretta gestione del rapporto, che deve essere paritario e di affiancamento, e non di natura gerarchica, con l'unico scopo di sviluppare le competenze professionali del collega. Infine, si è chiesta una precisazione ministeriale per evitare che l'anno di prova sia ripetuto nel caso di assunzione in regione diversa per quei dirigenti che lo avessero già superato con precedente procedura straordinaria nazionale.

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