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NoiPA si rifà il look, aumenti in busta paga a giugno: presenti il taglio del cuneo fiscale e gli arretrati da 400€

Aumenti per i dipendenti pubblici: in busta paga ci sarà il taglio del cuneo fiscale e 400 euro di arretrati. Novità anche per la veste grafica di NoiPA.

Giugno porta buone notizie per i dipendenti pubblici: in busta paga arriveranno sia il taglio del cuneo fiscale previsto dall’ultima manovra economica sia circa 400 euro di arretrati. La doppia misura interesserà la platea dei lavoratori statali, grazie all’intervento di NoiPa e Sogei, che hanno aggiornato la piattaforma di gestione cedolini per garantire maggiore sicurezza e stabilità.

Nuova interfaccia NoiPa: servizi digitali per i dipendenti pubblici

Con l’introduzione della nuova interfaccia NoiPa, i dipendenti pubblici avranno accesso a funzionalità innovative come il self service del cuneo fiscale. Questa opzione permetterà di scegliere se ricevere il beneficio direttamente in busta paga o meno. La decisione diventa cruciale per chi ha un reddito vicino al tetto dei 40 mila euro annui, limite oltre il quale si perderebbe il diritto allo sgravio e si rischierebbe di dover restituire le somme percepite in eccesso.

Rinnovi contrattuali e adeguamenti: aumenti medi e risorse aggiuntive

Nei primi cinque mesi del 2025, i lavoratori delle amministrazioni centrali, delle agenzie fiscali e degli enti pubblici non economici hanno visto riconosciuti aumenti medi di 165 euro lordi al mese, pari a circa il 6% in più. Parallelamente, sono stati adeguati anche i compensi accessori con uno stanziamento di 190 milioni di euro per equiparare le retribuzioni dei ministeri a quelle delle Agenzie fiscali, storicamente più alte grazie ai fondi destinati ai premi di produttività e ad altre voci variabili.

Sanità e scuola: aumenti specifici per comparti strategici

Il comparto sanità, che include oltre 580 mila tra infermieri e personale amministrativo, beneficerà di aumenti medi di 172 euro lordi mensili su 13 mensilità a partire dal 2025. Un focus particolare riguarda i circa 23 mila infermieri di pronto soccorso, la cui indennità mensile salirà di 305 euro nel 2025 e di ulteriori 60 euro dal 2026. Anche il contratto del settore scuola sarà aggiornato: per 1,3 milioni di lavoratori, tra docenti e personale Ata, l’aumento previsto è di circa 150 euro lordi mensili.

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