Norme disciplinari per il personale ATA: criteri, responsabilità e provvedimenti
Guida completa al Codice disciplinare per il personale ATA: criteri di valutazione, sanzioni previste, riferimenti normativi e applicazione pratica nel CCNL.
Il Codice disciplinare previsto dal Titolo V del CCNL 2019-2021 regola i comportamenti e le conseguenze delle violazioni commesse dal personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) operante nelle istituzioni scolastiche pubbliche. Questo insieme di norme mira a garantire il corretto svolgimento dei compiti istituzionali, tutelando il buon funzionamento della scuola e i diritti dell’utenza.
Come si stabilisce la gravità di una sanzione
Per determinare quale sanzione adottare nei confronti di un dipendente, l’amministrazione scolastica applica un insieme di criteri definiti dall’articolo 25 del CCNL. L’obiettivo è garantire che ogni provvedimento disciplinare sia coerente con la condotta contestata, tenendo conto del contesto e delle eventuali circostanze aggravanti o attenuanti.
Fattori da considerare
La decisione disciplinare si basa su una valutazione complessiva, che tiene conto di sette fattori principali. Questi elementi aiutano a determinare la misura della sanzione in modo equo e proporzionato.
Tabella – Criteri per la valutazione disciplinare
Questi criteri permettono di applicare il codice in modo non automatico ma ragionato, valorizzando l’individualità di ogni caso.
Le tipologie di sanzioni disciplinari
Le sanzioni previste dal Codice disciplinare variano a seconda della gravità dell'infrazione commessa. Si distinguono in quattro livelli principali, dal semplice richiamo al licenziamento.
Rimprovero verbale o scritto - Questa è la sanzione meno severa e viene applicata quando il comportamento del dipendente, pur essendo scorretto, non causa danni rilevanti né compromette il funzionamento del servizio. Rientrano in questa categoria:
- Mancato rispetto delle disposizioni di servizio (anche in modalità di lavoro agile);
- Comportamento non rispettoso verso colleghi, studenti o utenti esterni;
- Superficialità o disattenzione nello svolgimento delle mansioni o nella cura dei beni dell’istituto.
Multa (fino a 4 ore di retribuzione) - La multa si applica a infrazioni lievi, che non arrecano danno significativo, ma che richiedono comunque un intervento correttivo più incisivo del semplice richiamo. Può essere utilizzata in caso di:
- Assenze brevi non giustificate;
- Ritardi ripetuti senza motivo valido;
- Mancata osservanza di istruzioni operative senza conseguenze gravi.
Sospensione dal servizio: sanzione intermedia - La sospensione prevede l’allontanamento temporaneo dal posto di lavoro con perdita della retribuzione. Si adotta per comportamenti più gravi, anche in relazione a recidive.
Fino a 10 Giorni
Applicabile nei seguenti casi:
- Ripetizione di condotte già sanzionate;
- Danni lievi provocati a persone o beni.
Fino a 15 Giorni
Riservata a comportamenti più seri che compromettono l’organizzazione del lavoro o i rapporti interni all’istituto.
Fino a 3 Mesi
Utilizzata per:
- Occultamento volontario di atti o situazioni illecite;
- Atti aggressivi, verbali o fisici, che minano la sicurezza dell’ambiente scolastico.
Da 11 Giorni a 6 Mesi
Si applica nei casi più delicati, tra cui:
- Recidive gravi;
- Comportamenti vessatori, molesti o lesivi della dignità di colleghi o studenti;
- Violazioni che compromettono seriamente il clima lavorativo e relazionale.
Licenziamento: quando il rapporto di lavoro si interrompe
Il licenziamento rappresenta la sanzione massima e si applica solo in presenza di violazioni estremamente gravi che rendono impossibile la prosecuzione del rapporto fiduciario con l’amministrazione scolastica.
Casi che giustificano il licenziamento
- Recidive che dimostrano disinteresse per le regole e per il corretto comportamento professionale;
- Abuso di potere o condotte gravemente lesive della dignità di alunni, colleghi o terzi;
- Condanna penale definitiva che impedisce lo svolgimento delle mansioni previste dal contratto;
- Azioni che danneggiano in modo grave l’immagine della scuola pubblica;
- Coinvolgimento in episodi gravi con alunni o minori sotto la propria responsabilità.