Organici IRC 2025/26: riduzione dei posti a causa del calo demografico
Ecco un'analisi dettagliata degli organici degli insegnanti di religione cattolica (IRC) per il 2025/26 e l'impatto sul calo demografico nella scuola italiana.
Carlo Maria Giordana
Si riducono gli organici per gli insegnanti di religione cattolica (IRC) nell'anno scolastico 2025/2026, a causa del calo demografico e delle scelte delle famiglie. L'incontro al Ministero ha evidenziato una diminuzione complessiva.
Organici IRC 2025/26: drastico calo demografico e dei posti di religione
Il 17 giugno 2025, il Ministero dell'Istruzione ha fornito un'informativa in merito all'organico degli insegnanti di religione cattolica per l'anno scolastico 2025/2026. È stato evidenziato un ulteriore decremento del fabbisogno di personale, influenzato principalmente dal calo demografico e dalle nuove tendenze nelle scelte educative delle famiglie italiane. Questa riduzione si registra soprattutto nei primi cicli di istruzione.
Le cifre del decremento degli organici IRC
Rispetto all'anno precedente, si osserva una diminuzione di 39 posti nella scuola dell'infanzia, 113 nella scuola primaria e 25 nella scuola secondaria di primo grado. In controtendenza, la scuola secondaria di secondo grado mostra un lieve aumento di 23 posti. Il totale complessivo si attesta a 23.792 posti, riflettendo una contrazione generale rispetto all'organico precedente. In particolare, queste le cifre degli organici IRC nei diversi ordini scolastici:
- infanzia 2.324 posti
- primaria 10.502 posti
- secondaria di 1 grado 4.187 posti
- secondaria di 2 grado 6.779 posti.
Questa distribuzione evidenzia le aree maggiormente colpite dalla riduzione, in linea con le dinamiche demografiche e le iscrizioni scolastiche.
Posti di ruolo e contrazione complessiva
Viene confermata la normativa che stabilisce le dotazioni organiche regionali degli insegnanti di religione cattolica nella misura del 70% dei posti di insegnamento complessivamente istituiti. Per l'anno scolastico 2025/2026, ciò si traduce in 16.654 unità, rappresentando una contrazione di 108 posti rispetto all'anno scolastico 2024/2025. La situazione richiede un'attenta valutazione per garantire la continuità didattica.
