Pelle artificiale: una scoperta che rivoluziona la bionica e la robotica

Una pelle artificiale ispirata al sistema nervoso umano promette di rivoluzionare protesi e robot. La tecnologia italiana migliora il senso del tatto.

05 agosto 2025 08:58
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Pelle artificiale
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Una nuova pelle artificiale, sviluppata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, promette di rivoluzionare bionica e robotica. Grazie a una rete neuronale bioispirata, replica il senso del tatto umano, aprendo la strada a protesi più efficaci e a dispositivi indossabili di nuova generazione.

Pelle artificiale: una scoperta italiana per la bionica

Un team di ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha messo a punto una pelle artificiale innovativa. Il progetto, frutto della collaborazione con l'Università Federale di Uberlandia in Brasile, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Machine Intelligence. Questa tecnologia si pone l'obiettivo di migliorare radicalmente i settori della bionica e della robotica collaborativa, sviluppando protesi più sensibili e robot capaci di interagire in modo sicuro con l'ambiente e le persone.

Il funzionamento ispirato al corpo umano

Il vero punto di forza di questa tecnologia è il suo approccio biomimetico. Come spiegato dal professor Calogero Oddo, coordinatore del gruppo, l'obiettivo non è solo replicare la sensibilità della pelle, ma anche il modo in cui il nostro cervello processa gli stimoli. La percezione del tatto è fondamentale per l'interazione con il mondo. Per questo, la nuova pelle sensorizzata non si limita a rilevare il contatto, ma utilizza un'avanzata intelligenza artificiale per interpretarlo, imitando la logica del sistema nervoso umano.

La tecnologia dietro la pelle intelligente

Il cuore del sistema è una pelle artificiale dotata di sensori in fibra ottica, capaci di registrare in tempo reale pressioni e sfioramenti. L'elaborazione dei dati è affidata a una rete neurale spiking, un'architettura computazionale progettata per emulare i meccanismi del cervello. Come sottolinea la ricercatrice Mariangela Filosa, la rete ha due strati: uno simula i recettori del tatto, l'altro crea una mappa del corpo per localizzare lo stimolo. Questo permette di decodificare con precisione punto e intensità del contatto, aprendo a nuovi dispositivi indossabili.

La nuova scoperta in sintesi

La pelle artificiale messa a punto a Pisa rappresenta un passo avanti significativo per la tecnologia sensoriale. Replicando i meccanismi del tatto umano attraverso una rete neurale avanzata, migliorerà l'efficacia di protesi bioniche, robot collaborativi e dispositivi indossabili, rendendoli più sicuri e intelligenti.

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