Pensione a 64 anni con TFR: come cambia dal 2026

Dal 2026 la pensione a 64 anni si apre al sistema misto, con possibilità di usare il Tfr per raggiungere la soglia dell’assegno minimo richiesto.

10 ottobre 2025 19:32
Pensione a 64 anni con TFR: come cambia dal 2026 - Calcolo della pensione netta
Calcolo della pensione netta
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La Legge di Bilancio 2026 potrebbe introdurre una novità importante sulla pensione a 64 anni, estendendola anche a chi ricade nel sistema misto. Oltre al requisito dei 25 anni di contributi, sarà possibile utilizzare il Tfr per raggiungere la soglia minima dell’assegno pensionistico, oggi pari a tre volte l’assegno sociale. Una misura che aumenta la flessibilità in uscita, ma che porta con sé vantaggi e criticità da valutare con attenzione, soprattutto per chi ha molti anni di versamenti prima del 1996.

Pensione a 64 anni estesa anche al sistema misto

Attualmente la pensione a 64 anni con 20 anni di contributi è riservata solo ai lavoratori con sistema contributivo puro. Con la riforma si punta a estendere il beneficio anche a chi ricade nel sistema misto, imponendo però un requisito più severo: almeno 25 anni di contributi.
Un altro elemento centrale riguarda la soglia dell’assegno, che deve essere pari ad almeno tre volte l’assegno sociale. Per agevolare il raggiungimento di questo traguardo, il governo intende consentire l’utilizzo del Tfr destinato a fondi di previdenza complementare, i cui rendimenti potranno sommarsi all’assegno pubblico.

Il ruolo del TFR e i possibili vantaggi

Il Tfr, tradizionalmente percepito come liquidazione a fine carriera, verrebbe così trasformato in una rendita integrativa utile ad anticipare la pensione. Ciò comporta benefici per l’Inps, che non dovrebbe più liquidare il capitale a conclusione del rapporto lavorativo, ma anche per i lavoratori con carriere contributive più deboli.
Tuttavia, per chi ha molti versamenti prima del 1996, il passaggio al calcolo interamente contributivo potrebbe ridurre in modo significativo l’importo dell’assegno. In questi casi, anche l’impiego del Tfr potrebbe non bastare a colmare la differenza, rendendo la scelta poco conveniente.

TFR in aiuto per la pensione anticipata a 64 anni

La nuova pensione a 64 anni con utilizzo del Tfr rappresenta un’opportunità per chi ha carriere contributive recenti e continue. Per i lavoratori con lunghi periodi antecedenti al 1996, invece, la misura potrebbe rivelarsi penalizzante a causa del ricalcolo interamente contributivo. Una maggiore flessibilità in uscita è garantita, ma resta necessario valutare attentamente i pro e i contro prima di decidere.

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