Pensioni ai giovani, Fava (Inps): ecco perché il sistema previdenziale regge

Il presidente INPS Fava conferma la sostenibilità delle pensioni ai giovani: bilancio 2024 in attivo e crescita contributiva. Scopri i tre pilastri fondamentali.

29 novembre 2025 09:00
Pensioni ai giovani, Fava (Inps): ecco perché il sistema previdenziale regge - Un bambino dentro la culla
Un bambino dentro la culla
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Il tema del futuro previdenziale è fonte di preoccupazione per le nuove generazioni, ma i vertici dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale lanciano un messaggio chiaro. Secondo il presidente Gabriele Fava, il sistema previdenziale regge ed è pienamente sostenibile. I dati economici supportano questa tesi: il bilancio 2024 si è chiuso con un saldo di 15 miliardi. Tuttavia, per garantire un assegno dignitoso, sarà fondamentale assicurare la continuità contributiva dei lavoratori di domani.

I numeri della sostenibilità INPS

Le dichiarazioni del presidente Fava arrivano a margine degli Stati Generali della Ripartenza a Bologna, portando con sé dati concreti che allontanano gli spettri di un collasso del sistema.

L'istituto ha registrato un risultato finanziario molto solido. Oltre al saldo positivo di 15 miliardi, il dato più rilevante evidenziato è la crescita contributiva del 5,5%.

Questo incremento suggerisce che la strategia attuale, portata avanti in sinergia con le politiche legislative del governo, sta iniziando a produrre i risultati sperati in termini di entrate per le casse dello Stato.

Pensioni garantite anche per i giovani

Il messaggio rivolto ai ragazzi è di rassicurazione, ma con una necessaria presa di coscienza. Nonostante il calo demografico, le pensioni non sono a rischio estinzione.

Fava sottolinea che i giovani avranno la loro pensione, ma l'importo dipenderà strettamente da quanto riusciranno a versare nel corso della loro vita lavorativa.

Il problema della denatalità

Un aspetto critico toccato dal presidente riguarda l'impatto del calo delle nascite sull'economia reale. Un Paese che fa meno figli è un Paese che inevitabilmente rallenta.

Le conseguenze dirette di questo fenomeno sono:

  • Meno forza lavoro disponibile;

  • Minore crescita economica;

  • Maggiore fragilità del sistema paese.

Questo è un dato di fatto oggettivo, non un'opinione, che impone una riflessione seria sul mercato del lavoro.

I tre pilastri per un assegno dignitoso

Per assicurare che le future generazioni possano godere di un trattamento pensionistico adeguato, il presidente dell'INPS ha identificato tre elementi imprescindibili su cui ruoterà tutto il sistema.

Ecco i fattori determinanti per il futuro:

  1. Partecipazione al lavoro: è essenziale aumentare il tasso di occupazione giovanile per allargare la base contributiva.

  2. Continuità contributiva: evitare i "buchi" nei versamenti è fondamentale per maturare un montante sufficiente ad avere una pensione dignitosa.

  3. Supporto delle istituzioni: lo Stato deve assumere un ruolo attivo nell'aiutare i giovani a inserirsi in modo stabile nel mondo del lavoro reale.

In conclusione, sebbene le sfide demografiche siano reali, il sistema previdenziale italiano dimostra solidità. La chiave per il futuro risiede nella capacità di garantire ai giovani carriere lavorative stabili e continuative.

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