Permessi retribuiti per donazione di sangue: chiarimenti INPS [Circolare]
I chiarimenti sui permessi retribuiti per la donazione di sangue. Le regole INPS su riposo, retribuzione per i lavoratori e rimborsi per le aziende.
L'INPS, con una recente circolare, ha aggiornato le indicazioni sui permessi retribuiti per chi effettua una donazione sangue. La normativa garantisce un giorno di riposo pagato ai lavoratori e definisce le modalità di rimborso per le aziende, anche in caso di inidoneità del donatore.
Un giorno di riposo per i donatori
La normativa italiana, basata sulla legge n. 584 del 1967, tutela chi compie questo gesto di solidarietà. Ogni lavoratore dipendente, a prescindere dalla categoria di appartenenza (inclusi i collaboratori domestici), ha diritto a una giornata di riposo interamente retribuita in occasione della donazione. Durante tale assenza, il lavoratore percepisce la sua normale retribuzione, calcolata esclusivamente sulle voci fisse e continuative dello stipendio, assicurando così una copertura economica completa e senza penalizzazioni.
Il rimborso INPS per le aziende
I datori di lavoro del settore privato, che anticipano la paga al dipendente assente, hanno il diritto di recuperare l'intero importo. L'onere finanziario è a carico dell'INPS, come stabilito in via definitiva dal decreto-legge n. 663 del 1979. Il rimborso INPS avviene di norma tramite il meccanismo del conguaglio contributivo, che permette di compensare il credito maturato con i contributi da versare. Qualora questa procedura non fosse applicabile, l'azienda può presentare all'Istituto una domanda di rimborso diretto.
Inidoneità e documentazione richiesta
La tutela si estende anche ai casi di inidoneità alla donazione. Se un lavoratore viene giudicato non idoneo al prelievo dopo essersi recato al centro trasfusionale, ha comunque diritto alla retribuzione per tutto il tempo necessario alla procedura di accertamento, compreso il tragitto di andata e ritorno. Per ottenere il rimborso, è fondamentale che la donazione effettiva sia di almeno 250 grammi. I datori di lavoro devono conservare per dieci anni tutta la documentazione giustificativa, come certificati e dichiarazioni.
La circolare INPS in sintesi
La normativa sui permessi per la donazione di sangue garantisce ai lavoratori un giorno di riposo pagato, un diritto tutelato dalla legge. Il sistema prevede un efficace meccanismo di rimborso per le aziende gestito dall'INPS, assicurando copertura anche in caso di inidoneità e stabilendo precisi obblighi documentali.