Personale ATA in Lombardia: definite le dotazioni organiche per il 2025/26
Dotazioni organiche Personale ATA 2025/26 in Lombardia: 30.371 unità assegnate per provincia e profilo professionale, con Milano al primo posto per contingente


L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha pubblicato il decreto che stabilisce le dotazioni organiche di diritto del personale ATA per l’anno scolastico 2025/2026. In attesa dell’approvazione definitiva del decreto interministeriale, il provvedimento fornisce un quadro chiaro della distribuzione regionale e provinciale delle risorse.
Oltre 30mila unità in servizio nel 2025/2026
Per l’anno scolastico 2025/2026, la Lombardia assegna un totale di 30.371 posti al personale ATA. La ripartizione copre tutte le province e comprende diversi profili professionali: collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici, funzionari EQ (ex DSGA) e altre figure specialistiche.
La distribuzione per profilo professionale Personale ATA
Il personale ATA in Lombardia si articola come segue:
- Collaboratori scolastici: 19.736
- Assistenti amministrativi: 7.278
- Assistenti tecnici: 2.149
- Funzionari EQ (ex DSGA): 1.108
- Operatori dei servizi agrari: 33
- Guardarobieri: 28
- Cuochi: 30
- Infermieri: 9
Questi numeri rispondono alle necessità delle scuole lombarde, tenendo conto della complessità organizzativa e dell’ampiezza della rete scolastica.
Le province con i contingenti più consistenti
Il territorio lombardo presenta una distribuzione disomogenea legata alla densità scolastica e alla popolazione residente. Milano guida la classifica con il contingente più elevato, seguita da Brescia e Bergamo. All’estremo opposto si collocano Sondrio, Lodi e Lecco, con dotazioni più contenute.
Tabella – Dotazione organica ATA per provincia (a.s. 2025/2026)
La dotazione organica per il personale ATA della Lombardia nel 2025/2026 riflette l’impegno per un’organizzazione scolastica più efficiente e adeguata alle sfide attuali. Le differenze territoriali rispondono alla reale struttura del sistema scolastico regionale, garantendo un’equa distribuzione delle risorse.