Precariato scuola da record: la Uil boccia il governo e lancia la sua proposta

D’Aprile (Uil Scuola) analizza l'emergenza del precariato scuola e propone: "180 milioni per assumere 200mila lavoratori stabili".

13 novembre 2025 12:00
Precariato scuola da record: la Uil boccia il governo e lancia la sua proposta - Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
Giuseppe D'Aprile - UIL Scuola RUA
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Il precariato scuola in Italia ha raggiunto livelli critici, con oltre 285mila lavoratori coinvolti. Giuseppe D’Aprile, segretario Uil Scuola Rua, denuncia una situazione ormai strutturale, criticando l'efficacia della manovra 2026 e l'impatto limitato sugli stipendi dei docenti. Il sindacato avanza proposte concrete per la stabilizzazione del personale e la continuità didattica.

L'emergenza del precariato scuola e la proposta Uil

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, ha definito il precariato nel settore scolastico una vera e propria emergenza strutturale, sottolineando come questa problematica non sia più congiunturale ma un difetto cronico del sistema educativo italiano. I dati forniti indicano un bacino di oltre 285mila lavoratori tra docenti e ATA, con un incremento del 125% negli ultimi dieci anni, una situazione che D'Aprile attribuisce a un sistema di reclutamento inefficiente e a politiche inadeguate. La Uil avanza una soluzione quantificata: basterebbero 180 milioni di euro, coprendo la differenza di 712 euro rispetto ai costi della disoccupazione estiva, per procedere alla stabilizzazione di 200mila lavoratori e garantire la continuità didattica.

La criticità dei docenti di sostegno

Una delle situazioni più critiche evidenziate dal sindacato riguarda specificamente il settore del sostegno didattico, dove si contano attualmente 121.026 insegnanti precari, un numero che espone la fragilità del sistema di inclusione scolastica. D’Aprile denuncia una grave discrepanza tra le necessità territoriali e la distribuzione dei corsi di specializzazione (TFA) nelle università, che non riescono a formare un numero sufficiente di docenti qualificati dove realmente servono. La Uil Scuola sollecita l'eliminazione del numero chiuso per l'accesso a questi percorsi formativi, anche per contrastare la speculazione che costringe molti aspiranti a conseguire il titolo all'estero con costi fino a 10mila euro.

Manovra 2026 e posizioni sindacali

La Uil Scuola, analizzando la legge di Bilancio 2026, lamenta la scarsità di risorse dedicate all'istruzione, pur notando miglioramenti nelle relazioni sindacali. D'Aprile evidenzia che il taglio dell'aliquota Irpef previsto esclude la maggioranza del personale scolastico, applicandosi solo ai redditi sopra i 28mila euro, soglia che corrisponde allo stipendio medio. Sul rinnovo contrattuale (+6%), il sindacato precisa che i fondi coprivano un triennio già scaduto e chiede l'apertura immediata delle trattative per il futuro. Si chiede inoltre l'estensione della Carta docente al personale ATA, denunciando ritardi burocratici che la stabilizzazione generale del personale precario potrebbe risolvere.

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