Pro Vita & Famiglia lancia la campagna 'Mio figlio no' contro l’ideologia gender a scuola

Pro Vita & Famiglia lancia “Mio figlio no”, una campagna nazionale contro i progetti scolastici sulla fluidità di genere e a favore della libertà educativa.

08 aprile 2025 18:37
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Identità di genere
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L’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus ha avviato una campagna nazionale di affissioni "Mio figlio no" per denunciare la presenza di progetti educativi legati all’identità di genere nelle scuole italiane. La mobilitazione punta a ottenere una legge che tuteli la libertà educativa delle famiglie.

Una campagna per difendere i valori educativi tradizionali

Pro Vita & Famiglia Onlus ha dato il via a una nuova campagna nazionale con oltre 50 manifesti affissi a Roma, che presto arriveranno anche in altre città. I cartelloni riportano dichiarazioni attribuite a studenti e studentesse di varie età, con frasi come:

  • Oggi a scuola un attivista Lgbt ha spiegato come cambiare sesso – Giulio, 13 anni”;
  • Oggi a scuola ci hanno letto una favola in cui la principessa era un uomo – Anna, 8 anni”;
  • La mia scuola ha permesso anche ai maschi di usare i bagni delle femmine – Matilde, 16 anni”.

Le immagini ritraggono bambini e adolescenti con zaini scolastici, per sottolineare il contesto scolastico in cui si sarebbero verificati questi episodi.

Le richieste dell’associazione

Con questa campagna, l’associazione chiede:

  • l’introduzione di una legge che vieti progetti didattici legati alla fluidità di genere;
  • il consenso informato preventivo dei genitori per tutte le attività ritenute sensibili;
  • la possibilità di esonero per i figli da corsi su tematiche LGBTQ+;
  • il divieto di intervento nelle scuole da parte di attivisti Lgbtq+.

Riferimenti a casi reali e accuse alla scuola

Secondo Pro Vita & Famiglia, le frasi riportate nei manifesti sarebbero basate su episodi realmente avvenuti, in cui le scuole avrebbero coinvolto gli studenti in attività sensibili senza informare preventivamente le famiglie.

Petizione sullo sviluppo prenatale e valori pro-life

Non è la prima volta che l’associazione promuove iniziative nelle scuole. Nel luglio 2024 ha lanciato una petizione per inserire nei programmi scolastici l’insegnamento dello sviluppo umano prenatale, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza scientifica e valoriale sulla vita fin dal concepimento.

Preoccupazioni su tematiche LGBTQ+ e aborto

Pro Vita & Famiglia critica l’inclusione di temi come omosessualità e aborto nei percorsi scolastici, sostenendo che questioni di tale delicatezza debbano essere trattate in ambito familiare e non scolastico. “I genitori mandano i propri figli a scuola per studiare, non per partecipare a discussioni su questioni sensibili”, afferma l’associazione.

Mobilitazione nazionale: la campagna “Mio Figlio No”

A sostegno di queste posizioni, è partita anche la campagna nazionale “Mio Figlio No”, accompagnata da una petizione che mira a sollecitare il governo a tutelare la libertà educativa e a contrastare l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole italiane.

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