Progetti PNRR scuola: la burocrazia minaccia i pagamenti, FLC CGIL chiede spiegazioni al MiM

Ritardi burocratici e fondi fermi minacciano la chiusura dei Progetti PNRR: la denuncia della FLC CGIL sulla mancanza di fondi.

10 dicembre 2025 09:00
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La gestione conclusiva dei Progetti PNRR sta vivendo una crisi profonda nel comparto istruzione. La FLC CGIL segnala un grave stallo burocratico che minaccia la corretta chiusura dei piani, lasciando le scuole senza il necessario sostegno concreto e privando spesso il personale e i fornitori dei pagamenti dovuti per le attività già svolte.

Ritardi nei rimborsi e rischi finanziari

Le criticità riguardano linee di investimento cruciali per la scuola, come i Decreti 65, 66 e 170/19. L'ostacolo principale è costituito dai ritardi nell'approvazione dei resoconti finanziari da parte dei verificatori ministeriali. Questo blocco amministrativo impedisce il completamento delle procedure, esponendo gli istituti al concreto pericolo di debiti insoluti verso operatori economici e lavoratori. Senza l'erogazione tempestiva dei saldi, le scuole sono costrette ad anticipare denaro esaurendo le proprie riserve di cassa, con fondi ormai vicini all'esaurimento, rendendo urgente lo sblocco delle risorse.

Gestione dei progetti PNRR e silenzio del Ministero

L'assenza di comunicazioni chiare da parte dell'Unità di Missione aggrava il quadro generale. Si registra una preoccupante assenza di delucidazioni sul rapporto tra target conseguiti e finanziamenti erogati, generando forte sconcerto e preoccupazione tra i dirigenti scolastici che non ricevono risposte. I rallentamenti diffusi non solo violano le scadenze amministrative, ma rappresentano un fondato campanello d'allarme sulla tenuta complessiva del Piano. È indispensabile che il MIM intervenga subito per ripristinare la trasparenza sull'avanzamento degli investimenti della Missione 4, scongiurando il fallimento delle azioni.

Interruzione del confronto sindacale

La situazione precipita anche sul fronte delle relazioni istituzionali. Il Tavolo Tecnico Permanente, fondamentale strumento di monitoraggio avviato a febbraio 2024, ha subito una brusca interruzione ingiustificata ad aprile, contravvenendo agli accordi presi. La Segretaria Gianna Fracassi ribadisce che gli istituti non possono essere abbandonati a sé stessi in questa fase delicata. Le richieste urgenti del sindacato includono:

  • Rispettare l'impegno di un confronto con le parti sociali a cadenza regolare.

  • Fornire supporto immediato per la chiusura delle rendicontazioni.

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