Prove orali Concorso Secondaria: l'appello del CNDDU per lo slittamento del calendario
Il CNDDU chiede al MiM di posticipare le prove orali del concorso dopo gli Esami di Stato, evitando la sovrapposizione con gli impegni scolastici dei docenti.


Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU) ha lanciato un appello urgente al Ministero dell’Istruzione e del Merito e al ministro Giuseppe Valditara affinché venga posticipato lo svolgimento delle prove orali del recente Concorso per titoli ed esami per la scuola secondaria. La richiesta riguarda nello specifico l’Avviso n. 27, collegato al D.M. 205 del 26 ottobre 2023 e al D.D.G. n. 3059 del 10 novembre 2024, che stabilisce i criteri di ammissione alle fasi successive della selezione.
Sovrapposizione con impegni scolastici: una criticità organizzativa per i docenti-candidati
Il periodo previsto per le prove orali, che si colloca tra la fine di maggio e l’inizio di luglio, coincide con una fase particolarmente intensa per i docenti: la conclusione dell’anno scolastico 2024/2025, la redazione degli atti finali, gli scrutini e il dialogo con famiglie e personale scolastico. Inoltre, molti candidati sono direttamente coinvolti negli Esami di Stato in qualità di commissari o presidenti di commissione, con un carico di lavoro che rende impossibile affrontare con la dovuta serenità e preparazione una prova orale così rilevante. Il CNDDU sottolinea come questa sovrapposizione metta a rischio la qualità della selezione e il benessere dei partecipanti.
Il rischio di stress e impatti negativi sulla qualità del concorso e delle attività scolastiche
Svolgere i colloqui orali nel cuore delle attività scolastiche significa, secondo il CNDDU, ignorare la realtà vissuta quotidianamente dai docenti-candidati. Questa scelta organizzativa rischia di generare stress e disagio professionale in un momento in cui è richiesta la massima concentrazione sui compiti istituzionali. La sovrapposizione con fasi cruciali della vita scolastica compromette non solo la qualità del concorso, ma anche l’efficacia delle azioni scolastiche e la relazione educativa con gli studenti. Per questi motivi, il CNDDU ritiene imprescindibile una revisione del calendario delle prove.
Una proposta concreta: spostare le prove orali dopo gli Esami di Stato per tutelare candidati e scuole
Il CNDDU invita quindi il Ministero dell’Istruzione e il ministro Valditara a considerare una calendarizzazione posticipata delle prove orali, successiva alla conclusione degli Esami di Stato. Questa soluzione garantirebbe il rispetto delle tempistiche scolastiche, la tutela del benessere psico-fisico dei candidati e la valorizzazione dell’intero processo selettivo. Il Coordinamento ribadisce che una scuola attenta ai valori di legalità, rispetto e diritti deve anche salvaguardare le condizioni di lavoro di chi la anima quotidianamente. L’auspicio è quello di una gestione più umana ed equilibrata, che non gravi ulteriormente su un personale già fortemente impegnato.
Di seguito il comunicato stampa CNDDU
Concorso docenti, il CNDDU chiede lo slittamento delle prove orali: rispetto per chi chiude l’anno scolastico e affronta gli Esami di Stato
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani (CNDDU), in riferimento all’Avviso n. 27 riguardante il punteggio minimo di ammissione alla prova orale dell’ultimo Concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune e di sostegno (ai sensi del D.M. 26 ottobre 2023, n. 205 – D.D.G. n. 3059 del 10.11.2024), rivolge un accorato appello al Ministero dell’Istruzione e del Merito e al ministro Giuseppe Valditara affinché si valuti la possibilità di posticipare lo svolgimento delle prove orali dopo la conclusione degli Esami di Stato.
Da fine maggio a inizio luglio, i docenti coinvolti nel concorso sono già ampiamente impegnati in attività ad alta complessità e responsabilità: chiusura dell’anno scolastico 2024/2025, redazione degli atti finali, scrutini, impegni con il personale scolastico e le famiglie; in aggiunta, molti di loro saranno nominati commissari o presidenti nelle Commissioni d’Esame di Stato, con un carico di lavoro che non consente margini per affrontare con lucidità, serenità e adeguata preparazione una prova selettiva orale di tale importanza.
Svolgere i colloqui proprio nel cuore dell’attività scolastica, tra maggio e giugno, significa ignorare la realtà vissuta dai docenti-candidati e creare situazioni di forte stress e disagio professionale, in un periodo in cui è richiesta la massima concentrazione e presenza nei contesti scolastici.
È fondamentale che il sistema concorsuale tenga conto della complessità del calendario scolastico e non vada a sovrapporsi a fasi così cruciali per la vita delle scuole e per il percorso degli studenti. Diversamente, si rischia di svilire non solo la qualità del concorso, ma anche l’equilibrio e l’efficacia delle azioni scolastiche quotidiane.
Il CNDDU chiede quindi ufficialmente al Ministero e al ministro Valditara di prevedere una calendarizzazione delle prove orali successiva alla conclusione degli Esami di Stato, nel pieno rispetto delle tempistiche scolastiche, del benessere psico-fisico dei candidati e della qualità dell’intero processo selettivo.
Una scuola che intende essere presidio di legalità, rispetto e diritti deve necessariamente considerare le condizioni umane e lavorative di chi la abita ogni giorno con dedizione. È tempo di un’amministrazione scolastica che ascolti e tuteli, e non che aggiunga ulteriori carichi a un personale già sovraesposto.
Prof. Romano Pesavento, Presidente CNDDU