Punteggio di continuità: attenzione alle nuove regole per mobilità e graduatoria interna

Nuove regole sul punteggio di continuità nella mobilità 2025/28: criteri aggiornati per mobilità e graduatoria interna, attenzione ai rischi di errore.

28 aprile 2025 06:53
Punteggio di continuità: attenzione alle nuove regole per mobilità e graduatoria interna - Mobilità scuola
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Con l’entrata in vigore del nuovo CCNI sulla mobilità per il triennio 2025/26 – 2026/27 – 2027/28, cambiano i criteri per il calcolo del punteggio di continuità, fondamentale sia per i trasferimenti che per la graduatoria interna di istituto. Conoscere nel dettaglio le nuove disposizioni è essenziale per evitare errori che potrebbero determinare il mancato ottenimento del trasferimento o, peggio, l’inserimento tra i perdenti posto. La differenza tra la valutazione del punteggio nella mobilità e nella graduatoria interna è significativa e richiede particolare attenzione.

Cos'è il punteggio di continuità e quando si valuta

Il punteggio di continuità si riferisce al servizio continuativo svolto nella stessa scuola di titolarità per la medesima classe di concorso e tipologia di posto. È riconosciuto sia per la mobilità che per la graduatoria interna di istituto.
Il punteggio maturato si perde in caso di mobilità volontaria, assegnazione provvisoria o cambiamento di classe di concorso o tipologia di posto anche nella stessa scuola.

Come veniva calcolato fino al 2024

Fino allo scorso anno scolastico, il punteggio di continuità era valutato secondo questi criteri:

  • 2 punti per ogni anno entro i primi cinque anni di servizio;
  • 3 punti per ogni anno successivo al quinto.

Per la mobilità, era necessario aver maturato almeno tre anni continuativi.
Per la graduatoria interna di istituto bastava un solo anno.

Novità nel calcolo del punteggio per il triennio 2025-2028

Dal 2025, la nuova tabella di valutazione stabilisce un incremento del punteggio per i docenti con lunga continuità di servizio:

  • 4 punti per ogni anno nei primi tre anni;
  • 5 punti per il quarto e quinto anno;
  • 6 punti per ogni anno successivo al quinto.

Queste novità favoriscono i docenti con un'anzianità più consistente nella stessa scuola.

Differenze tra mobilità e graduatoria interna di istituto

La nuova normativa distingue il calcolo del punteggio di continuità tra mobilità e graduatoria interna:

Per la mobilità, il calcolo segue i criteri sopra indicati.

Per la graduatoria interna, invece:

  • 5 punti per ogni anno entro il quinquennio nella scuola di titolarità;
  • 6 punti per ogni anno successivo al quinto.
  • Rimane 1 punto per ogni anno di continuità nel comune (non cumulabile nello stesso anno con la continuità nella scuola).

Il punteggio di continuità per la graduatoria interna sarà quindi superiore rispetto a quello per la mobilità.

Importanza di una corretta valutazione

Una valutazione errata del punteggio può comportare serie conseguenze: mancato trasferimento, errato posizionamento nella graduatoria interna e rischio di diventare perdenti posto. È dunque fondamentale applicare correttamente i nuovi criteri per tutelare i diritti dei docenti.

Cosa accade al docente perdente posto

Il docente dichiarato soprannumerario può:

  • Non presentare domanda ed essere trasferito d'ufficio per ottenere una nuova titolarità.
  • Presentare domanda di trasferimento condizionata o non condizionata