Razzismo a scuola: il dovere costituzionale di educare al rispetto e alla dignità

Un grave episodio di razzismo in un liceo di Casarano accende i riflettori sulla missione formativa della scuola e sulla necessità di tutelare ogni studente.

12 ottobre 2025 06:52
Razzismo a scuola: il dovere costituzionale di educare al rispetto e alla dignità - Coordinamento Nazionale Docenti
Coordinamento Nazionale Docenti
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Un giovane studente di origini senegalesi è stato vittima di gravi e ripetuti atti di razzismo in un liceo salentino. L'episodio solleva un'urgente riflessione sul ruolo fondamentale della scuola nel promuovere una cultura del rispetto, come sancito dalla Costituzione italiana. Di seguito il comunicato stampa CNDDU.

Razzismo in un liceo scientifico di Casarano in provincia di Lecce: educare al rispetto è un dovere costituzionale. Vicinanza al giovane Kalidou

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime profonda solidarietà al giovane studente di origini senegalesi vittima di ripetuti atti di discriminazione e aggressione verbale in un istituto del Salento.

L’episodio, di inaudita gravità, interroga l’intero sistema educativo nazionale sul senso profondo della sua missione formativa e sul dovere, sancito dalla Costituzione, di garantire pari dignità e tutela a ogni persona.

La scuola italiana, come sancito dagli articoli 2, 3 e 34 della Costituzione, è chiamata a promuovere lo sviluppo integrale della persona, a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza, e a educare alla convivenza civile. Ogni episodio di razzismo rappresenta una violazione non solo della legge, ma dello spirito più autentico della nostra Repubblica democratica.

La storia di Kalidou, giovane che ha scelto la via della legalità e della denuncia, testimonia la forza dei valori universali dei diritti umani, sanciti dalla Dichiarazione Universale del 1948 e dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Egli incarna la fiducia nella scuola come luogo di riscatto, speranza e rinascita.

Il CNDDU rinnova l’appello alle istituzioni scolastiche affinché si rafforzino i percorsi di educazione ai diritti umani, alla cittadinanza attiva e alla pace, in coerenza con le Linee guida del Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’insegnamento trasversale dell’educazione civica (L. 92/2019).
È indispensabile investire nella formazione dei docenti e nella costruzione di ambienti scolastici sicuri, accoglienti e culturalmente competenti.

Ogni scuola deve farsi comunità educante, capace di reagire tempestivamente a qualsiasi forma di discriminazione, attivando protocolli di prevenzione e supporto psicologico, in stretta collaborazione con famiglie, servizi sociali e autorità competenti.

Solo così sarà possibile tradurre in azione concreta l’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.”

Il Coordinamento ribadisce che l’educazione ai diritti umani non è un compito accessorio, ma un imperativo morale e civile.

Ogni docente, ogni dirigente, ogni istituzione ha il dovere di vigilare, prevenire e testimoniare, affinché la scuola resti luogo di accoglienza, giustizia e libertà.

Kalidou non è solo una vittima, ma un simbolo di resilienza e di fiducia nella civiltà del diritto. La sua vicenda ci impone di rinnovare il patto educativo fondato sul rispetto, sulla solidarietà e sull’umanità condivisa.

prof. Romano Pesavento, presidente CNDDU

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