Reddito di reinserimento in Toscana: cosa sapere su importi e destinatari

In arrivo il Reddito di reinserimento per 11mila toscani: 500 euro mensili legati alla formazione e alla ricerca attiva di lavoro.

10 dicembre 2025 08:30
Reddito di reinserimento in Toscana: cosa sapere su importi e destinatari - Presentazione del Reddito di Reinserimento lavorativo
Presentazione del Reddito di Reinserimento lavorativo
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La Toscana lancia il reddito di reinserimento, una misura sperimentale per sostenere chi ha perso l'impiego. Previsto un assegno di 500 euro per circa 11mila disoccupati che frequenteranno corsi di formazione, offrendo una rete di protezione a chi è privo di ammortizzatori sociali.

Dettagli e requisiti per i beneficiari

Questa nuova misura regionale è stata concepita per offrire un supporto concreto ai residenti che, pur avendo una storia lavorativa alle spalle, si trovano in condizioni di difficoltà economica e non possono accedere ad altri aiuti statali. Il sussidio avrà una durata limitata, estendendosi per un massimo di 9 mesi, e non potrà essere sommato ad altre misure nazionali, come ad esempio l'assegno di inclusione. La gestione operativa sarà affidata all'Agenzia regionale ARTI Toscana, che curerà la pubblicazione degli avvisi e l'erogazione dei fondi. Per accedere al contributo, i richiedenti dovranno dimostrare il possesso di requisiti specifici:

  • Un ISEE inferiore a 15.000 euro.

  • Lo stato di disoccupazione e l'assenza di altri sussidi.

  • Una pregressa esperienza lavorativa.

Come funziona il reddito di reinserimento

L'obiettivo della Giunta non è fornire semplice assistenza, ma favorire il ritorno nel mercato del lavoro attraverso un patto di servizio rigoroso. L'erogazione dei 23 milioni di euro stanziati a bilancio, infatti, è strettamente subordinata all'impegno del beneficiario. Chi riceverà l'assegno dovrà garantire una ricerca attiva di occupazione e, soprattutto, partecipare a percorsi di riqualificazione obbligatori. I corsi di formazione saranno progettati per rispondere alle reali esigenze delle imprese locali, puntando a colmare il disallineamento tra domanda e offerta, in particolare per figure chiave nel settore turistico. Si tratta di un meccanismo che mira a rafforzare le competenze professionali dei disoccupati, rendendoli nuovamente competitivi agli occhi dei reclutatori.

Tempi di attuazione e obiettivi futuri

Il progetto entrerà nel vivo a breve: gli avvisi pubblici partiranno all'inizio del nuovo anno, mentre l'effettiva erogazione dell'assegno e l'avvio dei corsi sono attesi per la primavera 2026. Il presidente Eugenio Giani ha definito l'iniziativa come un pilastro di un moderno welfare italiano, capace di adattarsi ai cambiamenti economici. Grazie a report trimestrali, la Regione monitorerà l'efficacia dell'intervento per apportare eventuali correttivi. Secondo l'assessore Alberto Lenzi, questo "sussidio di secondo livello" allinea la Toscana alle migliori pratiche europee, garantendo protezione sociale mentre si investe sulla nuova occupabilità dei cittadini, evitando che chi perde il lavoro scivoli nella marginalità cronica.

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