Ricetta altoatesina per prevenire la dispersione scolastica
Alto Adige, tasso di abbandono scolastico basso grazie a 40 progetti, associazioni e 57 milioni di fondi europei a sostegno degli studenti.


In Alto Adige il tasso di abbandono scolastico resta basso rispetto alla media nazionale grazie a 40 progetti territoriali, il coinvolgimento di associazioni e cooperative e 57 milioni di fondi europei per sostenere studenti e prevenire la dispersione.
Tenuta scolastica fino ai 16 anni
In Alto Adige la scuola mostra una resilienza significativa contro la dispersione: fino ai 16 anni il tasso di abbandono è stato dello 0,01%, pari a soli due studenti, contro lo 0,5% della media nazionale. Il sovrintendente provinciale Vincenzo Gullotta sottolinea come questo risultato derivi da un lavoro sinergico tra docenti, esperti e mondo associativo, con realtà come La Strada, Irecoop e Arci impegnate attivamente. Anche tra i 16 e 17 anni, il tasso resta contenuto all’1,6%, inferiore alla media nazionale del 2%, corrispondente a circa 80 studenti che abbandonano il percorso scolastico su decine di migliaia.
Secondo Marco Galateo, vicepresidente della Provincia, questi numeri evidenziano una rete strutturata di supporto dentro e fuori le scuole, capace di affrontare anche le criticità sociali e familiari che spesso accompagnano l’abbandono. Alessio Cuccurullo, avvocato e membro del direttivo de La Strada, evidenzia l’importanza di individuare le cause sia nel contesto didattico sia nelle dinamiche familiari, sottolineando la complessità del fenomeno e la necessità di interventi mirati e coordinati.
Abbandono oltre i 18 anni e impiego dei fondi europei
Per i giovani tra i 18 e i 24 anni, il tasso di abbandono in Alto Adige è stato del 7%, pari a 257 studenti, inferiore al 10% registrato a livello nazionale. Il successo è legato anche alla gestione efficace dei fondi di coesione europei, che hanno raggiunto un totale di 57 milioni di euro dal 2023, distribuiti su 40 progetti triennali e biennali. Claudia Weiler, responsabile dei progetti FSE, conferma che l’utilizzo di questi finanziamenti ha permesso di sostenere interventi strutturati e coordinati, rafforzando la capacità delle scuole di prevenire l’abbandono.
Gli assessori Marco Galateo e Magdalena Amhof sottolineano come il coordinamento tra scuola, sovrintendenza e associazioni cooperative abbia permesso di integrare competenze specifiche nei progetti, garantendo una risposta efficace alle necessità degli studenti. L’iniziativa complessiva è stata denominata “Goal, 2025”, con chiara allusione al raggiungimento di risultati concreti e misurabili nella lotta alla dispersione scolastica.
Coinvolgimento attivo di docenti e associazioni
Durante la presentazione dei primi risultati all’auditorium del Palazzo 2 in piazza Magnago, sono intervenuti docenti, coordinatori e referenti delle associazioni coinvolte, evidenziando il ruolo cruciale della collaborazione tra scuola e mondo esterno. Andrea Grata di Irecoop ha sottolineato come la gestione condivisa delle complessità abbia permesso di intervenire efficacemente sia dentro sia fuori le aule, mentre Sergio Bonagura di Arci ha evidenziato le 300.000 ore di attività messe in campo, frutto dell’impegno collettivo.
Il bilancio presentato conferma come la combinazione di interventi mirati, coordinamento territoriale e fondi europei rappresenti un modello replicabile per il contrasto alla dispersione scolastica, garantendo supporto agli studenti e rafforzando il tessuto sociale della comunità.