Riforma Bernini, Bordoni (Azione): 'La ministra chieda scusa e si prenda le responsabilità politiche'
Bordoni (Azione) attacca la Riforma Bernini: fallimentare per gli studenti e per le università, la Ministra si assuma le responsabilità.
Carlo Bordoni di Azione lancia un duro attacco contro la Riforma Bernini, definendola inadeguata e dannosa. Secondo l'esponente politico, il nuovo sistema crea il caos negli atenei e penalizza gli studenti. È necessaria un'assunzione di responsabilità politica immediata.
Azione, Bordoni: “la Ministra Bernini chieda scusa e si prenda le responsabilità politiche di una riforma sbagliata”
Carlo Bordoni, Responsabile di Azione Sondrio, Responsabile Organizzazione di Azione Como e membro della Segreteria Regionale, dichiara: “Come Azione abbiamo con responsabilità ma anche con fermezza fatto opposizione alla riforma Bernini, una non riforma, che ha introdotto il semestre filtro.
Una riforma fallimentare dove la selezione viene solo rinviata di alcuni mesi, e per decine di migliaia di studenti che non vengono ammessi questo significa aver perso un anno, inoltre a causa di questa riforma si scarica tutto sulle università che non hanno aule, docenti e strutture per gestire per mesi numeri così elevati di studenti.
Una riforma bandiera che non risolve né affronta la vera emergenza e cioè la carenza di specializzandi e l’assenza di una programmazione seria sulle reali necessità future di medici nel SSN.
Azione ha diverse volte provato a segnalare questi problemi strutturali ma la Ministra è andata avanti per la sua strada non ascoltando neanche la voce, le critiche degli studenti. Studenti che meritano rispetto e non dileggio, studenti che meritano risposte serie e non riforme bandiera utili solo per fare like.
Oggi come mai abbiamo bisogno di una politica che sia in grado di dare delle risposte e in questo caso dare delle risposte significa ripensare alle modalità di accesso alla facoltà di medicina, superando l’idea di una selezione secca con il test, ma facendole dipendere da più componenti (ad esempio il test di selezione nazionale, i risultati del liceo e i risultati invalsi) e premiando così per davvero il merito.
Oggi però è venuto anche il tempo per la Ministra di chiedere scusa e di avere il coraggio di assumersi la propria responsabilità politica cambiando la riforma altrimenti se non ha coraggio cara Ministra è meglio dimettersi”.