Rinnovo CCNL scuola: CdM approva decreto che stanzia 240 milioni per l'aumento degli stipendi

Approvato in CdM un decreto per il rinnovo del CCNL scuola: stanziati 240 milioni una tantum per docenti e ATA. Novità ache per l'Esame di Maturità.

04 settembre 2025 18:21
Rinnovo CCNL scuola: CdM approva decreto che stanzia 240 milioni per l'aumento degli stipendi - Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
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Novità per la scuola italiana con l'annuncio del Ministro Valditara. Approvato un decreto che stanzia 240 milioni una tantum per il rinnovo CCNL scuola, portando un significativo aumento stipendi per docenti e personale ATA. Parallelamente, viene riformato l'Esame di Stato, che torna a chiamarsi Esame di Maturità con importanti modifiche alla prova orale.

Aumento stipendi per docenti e personale ATA nel prossimo CCNL

Il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha ufficializzato lo stanziamento di 240 milioni di euro a favore del personale scolastico. Questa misura straordinaria, sebbene definita "una tantum", è destinata al contratto scuola e si traduce in un aumento concreto per docenti e personale ATA. Le risorse aggiuntive si sommano ai 300 milioni già precedentemente stanziati tramite il Fondo per il Miglioramento dell'Offerta Formativa. L’intervento punta a rafforzare in modo significativo la componente fissa della retribuzione, segnando un passo importante verso la necessaria valorizzazione economica di tutto il comparto. L'obiettivo è avviare un percorso di miglioramento salariale dopo anni di attesa.

Riforma dell'esame di Maturità: le novità

Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 4 settembre non riguarda solo gli aspetti economici, ma introduce anche una profonda riforma dell'Esame di Stato, che ritorna alla storica denominazione di "Esame di Maturità". La principale novità è l'introduzione dell'obbligatorietà della prova orale: il rifiuto di sostenere il colloquio finale comporterà l'automatica bocciatura del candidato. Questa misura è stata pensata per evitare che si ripetano episodi, come quelli registrati nella Maturità 2025, di studenti che hanno abbandonato l'esame dopo aver raggiunto la sufficienza matematica. Previste inoltre commissioni "light" per alleggerire le procedure burocratiche.

Colloquio orale e voto in condotta

La struttura del nuovo colloquio orale sarà profondamente rinnovata. Verterà su quattro materie, che saranno scelte direttamente dal Ministro nel mese di gennaio, seguendo lo stesso criterio già utilizzato per l'individuazione della seconda prova scritta. Grande attenzione sarà inoltre dedicata al curriculum dello studente e alle esperienze maturate nei percorsi scuola-lavoro. La riforma interviene anche sul voto in condotta: gli studenti con un 6 dovranno affrontare una prova di riparazione. Questa consisterà in un elaborato sui temi della cittadinanza, sottolineando così l'importanza dell'educazione civica nel percorso formativo dello studente e in un'ottica di scuola basata sul merito.

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